“Questi dati spiegano chiaramente come mai resistano tuttora tanti pregiudizi e luoghi comuni su questo metodo – spiega il professor Francesco Primiero dell’Università La Sapienza di Roma, protagonista di un meeting internazionale di approfondimento che si tiene oggi a Berlino -. Il timore più diffuso è che la pillola possa essere dannosa per la salute, mentre numerose evidenze scientifiche indicano l’esatto contrario. In particolare, l’aggiornamento dei dati relativi alla mortalità tra le oltre 46.000 donne seguite per poco meno di 40 anni ha dimostrato come, nel lungo termine, quelle che hanno fatto uso di contraccettivi orali vivano più a lungo” con altri benefici che riguardano il controllo delle mestruazioni abbondanti (che, oltre all’anemia, provocano nel 28% dei casi problemi di concentrazione e affaticabilità), alla sintomatologia premestruale, all’acne, che nelle adolescenti può causare pesanti ripercussioni psicologiche e sulla capacità di relazione.
Secondo i piu’ recenti dati delle Nazioni Unite nel mondo oggi utilizza la pillola in media l’8,8% delle donne, in Europa il 21,4%.Fra i Paesi in cui si usa di piu’ vi sono il Portogallo (58,9%), la Germania (52,6%), l’Algeria (45,9%), il Belgio (44,8%), la Francia (41,5%) e l’Italia, con il 14,2% .