Sesto appuntamento con la rubrica che mette sotto i riflettori l’arte e la storia di Martina Franca, splendida cittadina pugliese. Oggi parliamo delle torri del centro storico. Trovo interessante e pieno di fascino il fatto che queste strutture siano parte integrante della vita quotidiana, infatti in esse vi sono abitazioni e negozi. La magia dei centri storici.
I termini sottolineati li ritroverete, con spiegazione, nel glossario in fondo all’articolo.
Torre Civica
Eretta nel 1734 e scandita in quattro piani, la Torre Civica è impreziosita da un orologio e affianca l’elegante Palazzo dell’Università, fino al 1910 sede del Municipio. Per maggiori informazioni sul Palazzo dell’Università clicca qui.
Torre del Forno del Capitolo
Sita in Via Pergolesi l’antica Torre del Forno del Capitolo, della quale si scorge una parte dei beccatelli e del fusto, risale al XV-XVI.
Torre dell’Annunziata
Caratteristica torre circolare, della quale si intravede una parte del fusto, la Torre dell’Annunziata prende il nome dalla vicina chiesetta e nel corso degli anni è divenuta parte di un agglomerato di edifici d’architettura spontanea.
Torre della Seta
Alta dieci metri, la caratteristica Torre della Seta si erge di fronte alla chiesa del Carmine e si affaccia su Via Pergolesi.
Torre dei Mulini di San Martino
Dal caratteristico fusto verticale e beccatelli, la Torre dei Mulini di San Martino si erge in affaccio su Via Donizetti. Alta undici metri.
Torre di San Francesco
Anticamente denominata Torre di San Nicola, la Torre di San Francesco è sita nelle immediate vicinanze dell’omonima chiesa. Alta dodici metri, è una delle torri più alte della città.
Torre di Angelucco
Situata tra Via Mercadante, Via Verdi e Via Paisiello, la Torre di Angelucco si presenta con un caratteristico fusto verticale ed è alta dieci metri.
Torre di San Pietro
Alta quindici metri, la Torre di San Pietro sorge in Via Rossini, nelle strette vicinanze della nota Porta Stracciata.
Glossario
- Beccatello: mensola di legno che sostiene parti in aggetto di un edificio.
- Architettura spontanea: definizione dello storico e architetto Bernard Rudofsky. Essa descrive quelle forme architettoniche-edilizie che appartengono alla tradizione più antica dell’uomo: dalle tende dei popoli nomadi alle tombe celtiche fino ai portici come dispositivo urbano e che non sono attribuibili a nessun progettista o autore in particolare.