Pillole di Recensioni #5

Creato il 22 maggio 2014 da Leggiamo
Sto attraversando un periodo decisamente out.
Capita, lo so, per questo non ne faccio un dramma, ma sono in una di quelle fasi in cui la stanchezza, l'allergia e tutta una serie di altre cose mi porterebbero a leggere romanzi leggeri, ma il mio spirito sente il bisogno di romanzi belli corpose, di storie capaci di ribaltarmi dal divano. È un casino.
Per questo sto leggendo Schegge di Fitzek. È cervellotico, ma lo si legge senza sforzo. Fino alla fine non si capisce niente, ma poi tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto (almeno di solito è così).
Speriamo che mi aiuti a riprendermi.
Ma bando alle ciance e veniamo a noi. Oggi chiacchieriamo di romanzi che ho letto tempo fa, siete pronti?
 La Sorella di Mozart di Rita Charbonnier
Piemme, 2011 | pag. 331 | € 5,90 |

Nannerl è una bambina quando le sue dita iniziano a danzare sulla tastiera del clavicembalo, quando le note prendono ad affacciarsi nella sua mente con naturalezza e armonia. A soli cinque anni il suo talento musicale è motivo d'orgoglio per il padre, Leopold Mozart. Ma quella stessa natura che le ha concesso un dono tanto straordinario è stata assai meno generosa quando ha deciso di portare nella sua casa un nuovo nato: Wolfgang Amadeus, un fratello che Nannerl saprà amare sinceramente ma le cui doti sono destinate a gettare nell'ombra le sue. Perché un talento sbocciato in un corpo di donna è guardato con diffidenza e non merita di essere coltivato. Così, mentre il padre sceglie l'Europa come teatro per le esibizioni di Wolfgang investendo sul figlio ogni ricchezza ed energia, negli anni Nannerl è costretta a soffocare la sua passione per la musica, e a farne una mera fonte di guadagno tramite l'insegnamento. Archiviando come un ricordo doloroso le partiture a lei tanto care, smette del tutto di suonare. Da quel momento la sua vita si snoda lungo percorsi più consueti, arrendendosi alle convenzioni imposte dalla società. Conosce l'amore, conosce il dolore che solo le persone davvero care possono infliggere, e la delusione che si annida in un'esistenza che è sempre e comunque una rinuncia a se stessi. Fino a quando non ritroverà la forza di riaffermare la sua vera natura, riscoprendo nella musica, il suo amore più autentico, una rinnovata ragione di vita.
Voto: 
Quando decisi di leggere La Sorella di Mozart lo feci per un motivo ben preciso. Anzi due.
1) In giro per la rete c'erano molti commenti positivi 2) quelli negativi erano tutti del tipo "sembra un harmony". Non ho creduto nemmeno per un secondo che potesse somigliare a un harmony, ma il pensiero che alla base della storia ci potesse essere una storia d'amore ha fatto solo aumentare il mio interesse.
Sbagliato.
Questo libro non vira al romantico, ma è una vera e propria biografia romanzata, sceneggiata anche bene, con un punto di vista insolito e coraggioso, ma per quanto la lettura si sia rivelata scorrevole, la meravigliosa Nannerel non mi ha bucato il cuore. Lei, con la sua musica, i suoi dolori e i suoi rimpianti, non mi ha fatto scendere la fatidica lacrima che mi porta a dare a un romanzo quattro stelle.
Belle Terre di JoAnn Ross
| Harlequin Mondadori 1997 | pag. 300 ca |
Atmosfere cariche di fascino. Profumi che evocano languori estenuanti. E' la magia del vecchio sud, dove tutto sembra più facile e la sensualità non conosce inibizioni. Ma attorno a Belle Terre vecchia piantagione caduta in rovina, si intrecciano le passioni e i destini di uomini e donne costretti a giocare la partita decisiva della loro vita, fra crudeltà e cinismo, ambizione e vendetta, amore e desiderio. E con la minaccia incombente di un segreto che potrebbe distruggerli...
Voto: 
Belle Terre ha un unico, grande difetto, i tagli. Eh sì, qui i tagli si sentono eccome, soprattutto nel finale velocissimo che sbilancia una storia piena zeppa di personaggi "malati" che interagiscono tra loro in modo "malato", e voi sapete quanto io ami la perversione, la cattiveria e le anime nere, vero? (nei libri ovviamente ^^).
Ma mi viene da dire chi se ne frega e sapete perché? Perché tanto c'è lui, Cash... il tipico protagonista che mi fa ribollire il sangue e quando l'ormone si risveglia, mica posso far finta di niente, no?
Belle Terre è la quinta essenza della passione e ha anche un tocco noir che lo rende un romance non del tutto rosa, non del tutto melenso, non del tutto "da attacco glicemico". Un romance che prende allo stomaco diciamo.
L'autrice, JoAnn Ross, ha saputo stupirmi. È versatile in un modo che ha dell'incredibile.
Prima di Belle Terre avevo letto la difficile storia narrata in Molly, in cui la protagonista è una suora che s'innamora del marito della sorella, e poi Magie, in cui nell'incantevole Irlanda prende vita un amore che ha i connotati della favola. Storie diverse, ma delicate, toccanti, capaci di trattare argomenti come la perdita, il peccato, la dignità. Con Belle Terre siamo su un altro pianeta, e a leggerlo mi sono divertita da morire!
A questo punto vorrei solo vedere i romanzi della Ross ristampati e in edizione integrale. Grazie Harlequin.Nota: il romanzo è uscito anche con il titolo Magnolia.
L'Ultimo Valzer di Mary Balogh
| I Romanzi Mondadori ORO, 2009 | pag. 300 ca |

Lady Christina non ha mai realmente amato il defunto marito, eppure ha accettato il suo modo di pensare, rigido e puritano. Almeno fino a quando il passato ritorna nella persona di Gerard Percy. Un tempo le aveva offerto il proprio cuore e lei lo aveva rifiutato nel nome di ipocrite convenzioni, nella ricerca, imposta più che davvero sentita, di un futuro di agi. Ma ora Gerard non è solo l’uomo più ricco della zona, è anche il partito più affascinante. Sarà in grado Christina di non commettere il medesimo errore per la seconda volta?
Voto:
La Balogh non la capisco. A volte è fredda, controllata, quasi austera, altre volte invece si lascia andare a passioni struggenti e a storie che ti lasciano con il classico groppone in gola.
Quando inizio un suo libro non so mai cosa aspettarmi e avolte sarebbe meglio non scoprirlo.
L'ultimo Valzer è stata una delusione tremenda. È una storia d'amore triste, malinconica, quasi patetica. Una di quelle storie che non vorrei vivere nemmeno se me la regalassero, con personaggi che avrei preso a sberle dall'inizio alla fine. Un libro che mi ha esasperata, annoiata e anche irritata. Bocciato.
* * * 
Alla prossima ^^

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