Giunto alla settima edizione - con 406 puntate trasmesse ad oggi - il gioco conferma la sua formula: in ogni puntata, due squadre composte da 3 giocatori - amici, colleghi o parenti - si sfideranno in una serie di “performance” in cui metteranno alla prova la conoscenza l’uno dell’altro, la propria capacità di sintesi logica nell'indovinare, formare, completare e ordinare "catene" di vocaboli.
Dovranno dimostrare, insomma, di essere affiatati, veloci e di avere un'intesa vincente, come nel caso dei "Crobeddu", due fratelli sardi rimasti nella storia del gioco, che, per far indovinare al terzo fratello la parola "cetriolo", formarono la frase: "Cosa non è zucchina?" (risposta "Cetriolo!).
“In conduzione cerco di dare spazio ai concorrenti – ha aggiunto Pino Insegno – e di mettere la battuta al momento giusto scherzando. Sono anni che il gioco chiude al 30% di share, quindi un televisore su tre è sulla ‘mia’ trasmissione. Il pubblico è molto vario, dagli studenti alle casalinghe, e il gioco è istruttivo: sapete quante parole il pubblico approfondisce?” Intuito, conoscenza della lingua italiana, fantasia, sono queste le caratteristiche indispensabili per giocare a “Reazione a Catena”.
Ogni puntata si articola in tre fasi di gioco in cui i concorrenti proveranno a superarsi, di volta in volta, in un finale ricco di tensione e di spettacolo, per vincere il montepremi accumulato. Ad oggi, 140.000 € è stata la vincita più alta raggiunta per un “tetto massimo” in palio di circa 200mila euro. Prodotto nel Centro di produzione Rai di Napoli,“Reazione a Catena” è un programma di Tonino Quinti, Stefano Santucci e Francesco Ricchi; la regia è curata da Jocelyn.
Per chi vuole partecipare come concorrente può visitare i siti: www.casting.rai.it e www.reazioneacatena.rai.it oppure chiamare il numero 199.123.000 (costi della chiamata comunicati gratuitamente alla connessione telefonica).