Lo sport unisce, appassiona ed emoziona e Torino sembra ormai diventata una tappa obbligatoria per tutti gli eventi sportivi di alto livello; la maglia rosa quasi si perdeva tra i colori verdi accesi delle migliaia di divise alpine e tra le penne tricolore dei loro berretti. Tra lo sventolio delle bandiere se ne contraddistingue una bianca con un punto rosso al centro: la bandiera giapponese, sorretta da una anziana signora venuta a supportare l’unico atleta nipponico presente; un segnale importante di chi ha voluto sorridere tra i colori rosa del ciclismo per dimenticare la tragedia che sta vivendo nel suo paese.
Nella trasmissione d’apertura Paolo Belli, inviato speciale per il Giro d’Italia 2011, si augurava che questo Giro fosse “pulito e di esempio per il futuro”; Sport 2.0 condivide questo pensiero e continuerà a gridare a voce alta che una nuova rivoluzione nel mondo dello sport è ormai iniziata, noi cominciamo da Torino.