Pinuccio Lovero - Sogno di una morte di mezza estate

Da Robydick
2008, Pippo Mezzapesa.
Normalmente, chi è un filo superstizioso, a chi lavora in cimiteri o pompe funebri dispensa saluti del tipo "più tardi ci vediamo meglio è" o giù di lì, magari facendo corna e stracorna con le mani dietro la schiena. Pinuccio Lovero invece, custode a livello cimiteriale (come lui si definisce) a Mariotto, è salutato e ben voluto da tutti, gli anziani gli offrono con piacere da bere, premurandosi anche di toccarlo ed augurandogli lunga permanenza professionale presso di loro.
Il perché è presto detto. Pinuccio da sempre ha desiderato svolgere quel lavoro, il suo sogno è di farlo a Bitonto (BA), il suo paese, ma per ora si accontenta, in attesa della grande chiamata, di farlo nella frazione Mariotto. Fatto sta che da quando ha preso servizio (e fino a quando è stato girato questo documentario) non è morto un cristo che sia uno! 5 mesi sono passati e tutta la popolazione scoppia di salute. Lui nel frattempo cura il cimitero come un giardino del Re Sole, poco ci manca che ci vanno a fare i pic-nic, ma la delusione è forte. Nemmeno i giorni col caldo a 46° han portato clienti alla "discarica di esseri umani" (Pinuccio docet). Insomma: Pinuccio porta bene!
53 minuti di documentario divertente e spassoso come pochi! Già un mio Cult. Un grandissimo abbraccio all'amica Petrolio che me lo ha fatto conoscere.
Primo lungometraggio (o mediometraggio forse) di Pippo Mezzapesa, un regista che ha dimostrato di avere idee brillanti. Durante le riprese, molte fatte ad arte con momenti di vera fiction alla quale Pinuccio si presta da attore, dimostra anche notevoli capacità con la macchina da presa, fantasia nel montaggio, attenzione ritrattistica. Giocando in casa il regista bitontino ha potuto esprimersi al meglio. Grande Talento, speriamo di vederlo presto all'opera con un film "vero", dopo essere stato premiato a Venezia per questo ed aver ricevuto numerosi riconoscimenti anche per alcuni corti che ha prodotto.
Sarà un crescendo. All'inizio è innegabile, Pinuccio sembra uno di quelli ai quali manca qualche venerdì, invece si capirà presto che non è così e vedrete che persona splendida è, uno di quegli Animi Puri come ne nascono di rado, dotato di vera Passione, non solo al lavoro. Alcune sue affermazioni sono davvero da incorniciare, dette poi con quella innocenza e naturalezza impossibili agli "intellettuali", con quella parlata mista italiano da scuola dell'obbligo e dialetto stretto (non temete, ci sono i sottotitoli), sono sempre di grande effetto.
Occhi ed orecchie ben aperti quindi. Si ride molto, non si ride di lui, si ride per come lui parla e tratta di determinati argomenti, e poi certo, quei 5 mesi senza morti alla frazione Mariotto resteranno nella leggenda. Pinuccio parlerà della sua vita dagli inizi ad oggi, della donna della sua vita, di sua madre, dei suoi lavori da ragazzino e da adulto, di tante cose serie con serietà e, tranne un paio di momenti per lui comprensibilmente toccanti, con la leggerezza di chi Ha Capito, e non stiamo a scomodare grandi pensatori e filosofi a cui paragonarlo, Pinuccio non sa manco chi sono.
Bellissimo!
p.s.:
Non resisto, devo dirlo. Ho letto una rece in giro su questo film (di un nome illustre) in cui si scomodano Beckett, Jonesco, Marquez... Ora, io davanti a certa gente mi devo solo scappellare, non sarei mai capace di fare tanto in una rece, e Pinuccio non sfigura davanti a nessuno poi, però, dico io, ma a che serve?!? Mi aveva quasi intimorito, m'ero predisposto alla visione coi neuroni ai blocchi di partenza previo riscaldamento, cazzuto e massiccio, e invece... Un po' di leggerezza anche dai sapienti del cinema ogni tanto non guasterebbe a mio parere, e questo gioiellino, assolutamente alla portata di tutti e che divertirebbe chiunque, non vuole e non deve essere appesantito.

questa non richiede commenti


anche i produttori di casse ed accessori funerari...


non se la passano proprio bene!


ma credetemi, non c'è cattiveria! sta commentando le notizie tv sul caldo atroce di quei giorni estivi


e lavora eh! non sta mica a perdere tempo al cimitero


la sua camera da letto, con l'amatissima santa Rita


20anni a fare il marmista, mestiere che fa ancora episodicamente


alla banda musicale, suona il tamburo ma è un polistrumentista


che bello, volevo questa foto! ho suonato anch'io nella banda del mio paese, esperienza appagante ed una tradizione importante


skyline? nooooo... sonc i tett d' b'tont...


alla festa patronale il regista ci ha dato dentro


bellissima, ma dove siamo, a Bitonto o in India?


anche questa si commenta da sé


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