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Pioggia di video nei server Rai per l'iniziativa Italy in a day

Creato il 26 ottobre 2013 da Digitalsat

Pioggia di video nei server Rai per l'iniziativa Italy in a dayItaliani, popolo di registi. Una vera pioggia di video si sta abbattendo sui server della Rai già dalle prime luci dell'alba per l'invio dei mini-filmati che si candidano a comporre 'Italy in a day - Un giorno da italiani', il primo film collettivo aperto tutti, prodotto dalla tv di Stato con la Indiana Production, che verrà messo insieme e diretto dal regista premio Oscar Gabriele Salvatores. Oggi è infatti il 'filming day' stabilito dagli ideatori dell'ambizioso progetto che nei prossimi mesi faranno di queste schegge audiovisive inviate dai cittadini un vero e proprio film, di circa 90 minuti con l'intento di restituire un'istantanea dell'Italia in un'epoca di forte cambiamento.
Il progetto riprende l'esperienza di 'Life in a day', ideata e realizzata dal regista Ridley Scott nel 2010, e seguita poi da 'Britain in day' e 'Japan in a day', film collettivi realizzati in Gran Bretagna e Giappone che hanno avuto uno straordinario successo. Gli italiani stanno aderendo in massa, inviando un video che racconti un frammento di questo sabato italiano. Dato il grande afflusso i server sono affollati, ma Rai sta lavorando per rendere ancora più veloce il processo di caricamento. Ringraziando tutti gli Italiani che stanno partecipando, Rai e Indiana Production ricordano che oggi è la giornata per realizzare il proprio filmato ma che «sarà possibile caricarlo sul sito www.italyinaday.rai.it fino al 17 novembre».

La destinazione del film che verrà realizzato da Salvatores,
come ha spiegato nelle scorse settimane l'ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, «sarà un grande evento istituzionale di presentazione (forse uno dei grandi festival di cinema, ndr.) poi un'uscita di un solo giorno in moltissime sale cinematografiche italiane e poi la messa in onda nel prime time di Raidue». Per Salvatores la realizzazione di questo film collettivo è «una enorme responsabilità» che ha assunto però volentieri.

«Si tratta di una sfida molto interessante
-ha detto Salvatores- perchè non si perde lo sguardo d'autore ma è anche l'autore che si mette al servizio delle emozioni degli italiani. Si dice sempre -ha aggiunto il regista- che il cinema dovrebbe raccontare le nostre vite. Per una volta chiediamo alla gente di non farsi dirigere da un regista ma di raccontarsi da soli. Di essere un pò autarchici, come direbbe il mio amico Nanni Moretti».


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