Cari lettori, come promesso nel post di ieri, vi illustro gli ultimi tre dei sei miti più difficili da sfasare quando si parla di pipistrelli.
Buona lettura!
4. Hanno tutti la rabbia
Falso. Sia la Organization for Bat Conservation che i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi riportano che su tutti i pipistrelli catturati e sottoposti a test, solo il 5-6 per cento risulta positivo alla rabbia.
Visto poi che i pipistrelli malati sono quelli che si fanno catturare più facilmente, è probabile che la percentuale sull’intera popolazione sia ancora più bassa.
5. Dei pipistrelli si può fare a meno
Falso. I pipistrelli sono animali chiave per la dispersione di semi, in modo da rigenerare una foresta pluviale in salute. I mammiferi volanti infatti mangiano i frutti e disperdono i semi attraverso il guano, anche a centinaia di chilometri di distanza.
Come le api, questi animali sono pollinatori. Secondo lo U.S. Forest Service, i pipistrelli sono responsabili dell’impollinazione di circa 300 piante da frutto e dell’agave, con cui si fa la tequila.
Infine, secondo il Center for Biological Diversity, i pipistrelli forniscono “un servizio di pesticida non tossico il cui valore si stima dai 3,7 ai 53 miliardi di dollari l’anno”. Ogni pipistrello ingurgita infatti circa 2000 insetti per notte.
6. Sono nemici da sterminare
Falso. I pipistrelli non sono nemici, anzi, sono loro stessi dei bersagli di uno terribile: il fungo Geomyces destructans, che provoca la cosiddetta sindrome da naso bianco.
Questo fungo, amante del freddo, cresce sui pipistrelli americani durante il letargo, inducendoli a consumare il grasso corporeo a un ritmo tale da lasciarli senza riserve prima della fine dell’inverno.
Secondo la Organization for Bat Conservation, dal 2006 a oggi negli Stati Uniti nord-orientali la sindrome ha ucciso circa 5,7 milioni di pipistrelli.
Un modo per aiutare questi animali è costruire loro una casetta in cui possono vivere. In cambio, non avrete più bisogno di comprare repellenti anti-insetti.
(fonte: http://www.nationalgeographic.it)