Nel 2012 è stata scoperta, o meglio riscoperta, una gigantesca “piramide di cristallo” sul fondo marino, a largo delle Bahamas, Mar dei Caraibi. La prima testimonianza, relativa a questo presunto monumento sommerso, risale al 1968 quando Ryan Brown, un medico americano, raccontò di aver individuato una struttura luminosa sul fondo dell’oceano, che sembrava avere una forma piramidale, durante un’immersione presso “la Lingua dell’Oceano”.
Successivamente, negli anni ’90, l’oceanografo Verlang Meyer scansionò il fondale marino del “Triangolo delle Bermuda” con un sonar, trovando dati relativi all’esistenza di due piramidi aventi dimensioni superiori a quelle della piramide di Giza.
Arrivando a noi, nel 2012 un team internazionale ha confermato la scoperta. La piramide ha dimensioni notevoli, 300 x 200 metri con il vertice che si innalza per 100 metri dalla base ed è stata chiamata “Piramide di Cristallo” perché è costituita di un materiale sconosciuto, ma simile a vetro di grosso spessore. Un’ulteriore caratteristica sbalorditiva è rappresentata dai due grandi fori presenti sulla cima, attraverso i quali l’acqua del mare sembrerebbe muoversi ad alta velocità e generare dei vortici. Da qui anche la suggestiva ipotesi che il monumento abbia un ruolo attivo nei misteriosi fenomeni che nel tempo si sono verificati nel “Triangolo delle Bermuda”.
L’atteggiamento generale tenuto dagli “addetti ai lavori”, relativamente a questo caso, è di scetticismo, nonostante in passato vi siano stati altri ritrovamenti di piramidi sottomarine, anche se con conformazioni non tipicamente egizie. A fine anni ’80, al largo del Giappone, fu scoperta la piramide a gradoni attualmente conosciuta col nome di “Monumento di Yonaguni”. Anche in questo caso le opinioni degli esperti sono discordanti e gli scienziati si dividono in due schiere, quella di chi sostiene che ci si trovi davanti ad una struttura artificiale, quindi espressione dell’uomo e quella di chi invece argomenta il contrario, come ad esempio Robert Schoch, geologo presso la Boston University. Lo studio afferma infatti che non possono essere riscontrate evidenze di blocchi separati di roccia nella costruzione e che quindi la struttura, di 120 metri di lunghezza, 40 metri di ampiezza e 20-25 metri di altezza, è più plausibilmente attribuibile a fenomeni naturali, magari sismici.
Ad allungare la lista dei presunti reperti archeologici, più recentemente, nel 2006, nel Lago Fuxian (Cina) è stata ritrovata una piramide con sommità piatta assieme ad altre strutture.
Ancora una volta queste notizie ci lasciano sospesi tra meraviglia e mistero. Saranno davvero testimonianze di civiltà antiche o è tutto scherzo della nostra inconscia voglia di scoperta? O meglio…troveremo mai Atlantide? O esiste davvero Atlantide? Ognuno ha la sua domanda.
Leggi anche: Le piramidi nascoste | Parte 1
http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/archive/2012/07/08/scoperta-una-gigantesca-piramide-sul-fondo-del-triangolo-del.html
http://misterorisolto.wordpress.com/2012/08/30/il-monumento-di-yonaguni-latlantide-giapponese/