Incurante di tutto (della critica, della carriera e della propria poetica, non certo dei soldi...), il giovane regista decide invece di divertirsi con un pulpissimo b-movie, roba da veri appassionati. E se il livello filmico di Piranha è pressochè nullo (a parte la fotografia) la componente che più interessava Aja, cioè quella splatter, è di un livello stratosferico.
La trama, come b-movie vuole, è di una banalità sconcertante. Il susseguirsi degli eventi (escono i piranha, storia d'amore, festa in spiaggia e massacro) è roba da "fai una storia divisa in sequenze" della scuola materna. I personaggi hanno una complessità da gioco di ruolo ( Il Regista Pappone, La Puttana, L'Aspirante Puttana, Il Timidone, La Poliziotta Testicolata) e l'atmosfera, tra culi, tette e snervante musica da spiaggia, è da Baywatch col capezzolo in più.
Ma, e di questo va dato atto al regista, Piranha se ne frega di tutto.
Se ne frega se in una scena due ragazze completamente nude se ne stanno 10 minuti sott'acqua senza riprender fiato; se ne frega se un ragazzo ad un certo punto prende senza alcun motivo un motoscafo e compie una strage; se ne frega se nel finale ci vogliono far credere che i piranha son tutti morti mentre ce ne saranno ancora 12.135 sparsi per il lago.
Piranha è SOLTANTO corpi e sangue in chiave grottesca, fuori da ogni verosimiglianza o tentativo d'atmosfera horror. Corpi squartati, altri tagliati a metà, altri ancora orrendamente devastati dai piranha, quasi "prosciugati", testa spaccate da prue, scalpi di visi e chi ne ha più ne metta. La scena del massacro alla festa è da Storia del genere, il livello degli effetti, compreso quello degli stessi piranha è da urlo. Senza tale scena anche un appassionato del trash avrebbe trovato poco o nulla da salvare.
Lasciate quindi perdere giudizi estetici o di valore assoluto, Piranha è divertente come quando a 5 anni dicevamo "pisello" e poi scoppiavamo a ridere. Non abbiam bisogno, ogni tanto, anche di questo?
(voto 6,5)