La Slovenia, situata proprio dietro le porte di Trieste, è entrata nell’Unione Europea dal 2004 e dal 2007 ha adottato l’euro, abbandonando la vecchia moneta nazionale, il tallero sloveno. Ha raggiunto l’indipendenza nel 1991, dopo una drammatica guerra civile che ha coinvolto l’intera ex Yugoslavia.
Il suo territorio offre paesaggi variegati, dalle asprezze dell’altopiano carsico alle verdi colline, fino al mare, in un continuo scambio di colori che raggiunge la massima vivacità in estate e in autunno. La costa è ricca di piccoli borghi che si affacciano sul mare. Il più famoso è Portorose in cui si annovera la presenza del casinò e del bellissimo Grand Hotel situato al centro del paese, ma il paese più pittoresco della costa slovena è Pirano, la cui storia la rende un luogo unico e ricco di fascino.
Dall’830 al 935 Pirano fu sottoposta al governo del Regno d’Italia di Pipino figlio di Carlo Magno, in seguito divenne possedimento bavarese e successivamente carinziano fino al 1040. I successivi duecento anni furono un susseguirsi di dominazioni, ma fu anche l’inizio dei rapporti commerciali con la Repubblica di Venezia che portò nel 1283 all’annessione di Pirano alla Serenissima, entro i cui confini la città rimasae fino al 1797.
Pirano era circondata da possenti mura – i cui resti possono essere visitati ancora oggi – che le permisero di resistere agli attacchi dei pirati. Varie pestilenze colpirono la città causandone il declino e riducendone nel 1558 la popolazione di due terzi. Nei primi decenni dell’Ottocento Pirano tornò a prosperare quando fu annessa all’Austria e il divenne secondo porto per gli Asburgo dopo Trieste. Fu proprio in questo periodo che nacque la città di Portorose, abitata quasi esclusivamente da italiani che lasciavano il Belpaese per lavorare al cantiere navale cittadino.
Il turismo scoprì Pirano nella seconda metà dell’Ottocento, dopo che Portorose divenne una rinomata destinazione per vacanze molto cara agli austriaci. Oggi i visitatori principali continuano ad essere italiani e austriaci, e le lingue più diffuse sono lo sloveno e l’italiano.
Pirano accoglie i suoi visitatori con il porticciolo sul quale si affacciano caratteristici palazzi variopinti, ma il suo passato storico si nota subito arrivando in Piazza Tartini, luogo centrale di ritrovo per cittadini e turisti. La piazza é dedicata al grande violinista compositore Giuseppe Tartini, nato a Pirano, ma che visse e studiò in Italia. La delimitano numerosi palazzi che riportano ancora gli stemmi della Serenissima. Il Duomo con il suo altissimo campanile sovrasta la città, ma chiese più piccole e caratteristiche si trovano vicine al porto e in centro.
Le terme e il mare sono il simbolo del turismo di Pirano. La costa cittadina è rocciosa, il mare è limpido, non ci sono stabilimenti balneari attrezzati e tutti sono i benvenuti sulle spiagge libere, a patto di conservare pulito l’ambiente. I cani sono ben accetti, gli abitanti li lasciano liberi di scorrazzare e divertirsi.
Se non siete profondamenti amanti del mare o dovete badare ai vostri figli non vi consiglio di concentrare la vistra villeggiatura a Pirano, ma la bellezza della città, l’ottima cucina di pesce e la bontà dei cioccolatini dell’antica cioccolateria che si trova in Piazza Tartini valgono bene una giornata in questa gradevole città.