Come di consuetudine, la fiera prevede uno spazio internazionale che cambia di volta in volta e quest'anno il paese ospite è stato la Francia. Non a caso, il festival è stato inaugurato da una personalità importante, il premio Nobel per la Letteratura Gao Xingjian, scrittore cinese naturalizzato francese. Ci sono stati, inoltre, numerosi incontri con autori d'oltralpe, calorosamente seguiti da traduttori, studenti e semplici lettori.
Passeggiando tra gli stand di piccoli e medi editori, si respirava l'aria "di chi ci sta credendo", persone che, nonostante i reiterati "in Italia non si legge", hanno puntato tutto sulla carta della cultura e che ci mettono l'anima, la passione, la creatività e l'impegno per fare emergere questo settore.
Mi ha colpito la grande collaborazione che ho visto fra questi giovani e meno giovani editori, nessuno di loro sgomitava, criticava o screditava il vicino di stand, erano tutti complici e soddisfatti del lavoro dell'altro, oltre che mossi da obiettivi comuni: avvicinare sempre più persone alla lettura, tentare di offrire un prodotto differente da quello propugnato dalle grandi case editrici, dare visibilità ad autori emergenti e rendere l'oggetto libro fruibile per tutti. Insomma, un vero e proprio impegno sociale.
Di fatto, i tre giorni di fiera hanno visto un'affluenza sempre maggiore ed una larga e variegata partecipazione di pubblico: studenti, librai, illustratori, editori, bibliotecari, agenti letterari, grafici, traduttori, scrittori affermati, esordienti e potenziali... un fermento, un clima intellettuale tangibile e concreto.
Libri e titoli per ogni tipo di lettore: dalla narrativa "classica", alle raccolte di poesie pop, ai fumetti, ai romanzi sportivi, storici, di fantascienza, politica e attualità; dalla saggistica alle riviste letterarie corredate di frammenti di opere d'arte originali, audiobook e la nuova frontiera degli ebook. Libri pensati e realizzati su diverse tipologie di carta, supporto e fruizione.
Un'ottima occasione per un weekend alternativo, o, per meglio dire, di stampo alternativo, anzi, di stampa alternativa.