GEOGRAFIA
La città si inserisce in un territorio densamente popolato e urbanizzato (denominato "area pisana"), che con i comuni vicini di Calci, Cascina, San Giuliano Terme e Vecchiano e Vicopisano, arriva a contare circa 200.000 abitanti. Costituisce inoltre un vertice del cosiddetto "triangolo industriale" costituito dai comuni di Livorno, Pisa e Collesalvetti, la cui popolazione complessiva ammonta ad oltre 260.000 abitanti.
Secondo una leggenda Pisa sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi troiani provenienti dall'omonima città greca di Pisa, posta un tempo nella valle del fiume Alfeo[6], nel Peloponneso.
Tra i monumenti più importanti della città la celebre piazza del Duomo, detta Piazza dei Miracoli, dichiarata patrimonio dell'umanità, con la Cattedrale edificata in marmi bianchi e colorati, tra il 1063 e il 1118, in stile romanico pisano, con il portale in bronzo di san Ranieri, ad opera di Bonanno Pisano e il pulpito di Giovanni Pisano.FOTO CAMPO DEI MIRACOLI A PISA
IL CLIMA
l clima della città di Pisa è influenzato da due fattori: la vicinanza del mare, che tende a mitigare sia i rigori invernali sia la calura estiva, e la continentalità del Valdarno.Le precipitazioni nevose a Pisa sono un fenomeno piuttosto raro: la neve riesce ad attaccare al suolo solo in pochi casi e le precipitazioni, solitamente notturne, hanno scarsa intensità.Le nevicate del XX secolo si sono verificate nei mesi di gennaio (1905, 1919, 1929, 1940, 1947, 1954, 1959, 1963, 1968, 1985), febbraio (1929, 1952, 1954, 1956, 1963, 1991), marzo (1958) e dicembre (1967, 1973). Negli ultimi anni i fenomeni nevosi si sono avuti prevalentemente nel mese di dicembre (2001, 2005, 2009, 2010), 2011. L'ultimo fenomeno nevoso in ordine di tempo, che ha colpito soprattutto i comuni limitrofi, si è verificato nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio 2012.I livelli di accumulo di neve non hanno mai superato i 10 cm, mentre in alcuni casi il freddo è arrivato a ghiacciare la superficie dell'Arno (1905, 1929 e 1985).FOTO L'AEREOPORTO DI PISA
LA POPOLAZIONE
IL SANTO PATRONO SAN RANIERI
Nacque nel 1118 da Gandulfo Scacceri e Mingarda Buzzacherini. Malgrado gli sforzi dei genitori desiderosi di impartirgli un'educazione rigorosa, visse la giovinezza all'insegna dello svago e del divertimento. Ma a diciannove anni la sua vita cambiò. Fu decisivo l'incontro con Alberto, un eremita proveniente dalla Corsica che si era stabilito nel monastero pisano di San Vito. Scelse quindi di abbracciare in pienezza la fede, tanto da partire per la Terra Santa. A 23 anni decise di vivere in assoluta povertà, liberandosi di tutte le ricchezze per darle ai poveri. Trascorse un lungo periodo presso gli eremiti di Terra Santa vivendo esclusivamente di elemosine. Mangiava due volte alla settimana sottoponendo il suo corpo a grandi sacrifici. Tornato a Pisa nel 1154, circondato dalla fama di santità, vi operò miracoli, così come aveva fatto in Terra Santa. Morì venerdì 17 giugno 1161. Nel 1632 venne eletto patrono principale della diocesi e della città di Pisa. (Avvenire)
Ranieri nacque l'anno 1118. I genitori, Gandulfo Scacceri e Mingarda Buzzaccherini che appartenevano entrambi a famiglie benestanti, decisero di affiancare negli studi del loro unico figlio don Enrico di San Martino in Kinzica. Ma Ranieri, particolarmente dotato per la musica (imparò a suonare la lira) e per il canto, preferiva i divertimenti e gli svaghi agli studi e agli impegni. A nulla valsero gli sforzi dei genitori di ricondurlo ad un comportamento più cristiano: il giovane pisano trascorse la sua giovinezza trascurando gli insegnamenti dei genitori e quelli di don Enrico.
Fu all'età di 19 anni che Ranieri decise di cambiare radicalmente vita. L'incontro con un eremita di nome Alberto, proveniente dalla Corsica e stabilitosi nel monastero pisano di S. Vito, lo spinse ad abbracciare con convinzione la fede cristiana e porsi così al servizio di Dio. Ricevuto da Dio l'invito a recarsi in terra Santa, Ranieri partì senza indugio.
All'età di 23 anni decise di vivere in assoluta povertà: si liberò di tutte le ricchezze e le donò ai poveri e ai bisognosi. L'unica sua preoccupazione rimase quella di imitare meglio possibile il suo maestro, Gesù Cristo. Indossata la veste del penitente consegnata a tutti i pellegrini che si recavano al monte Calvario, la pilurica, trascorse un lungo periodo presso gli eremiti in Terra Santa, dove compì numerosi miracoli.
Punì il suo corpo con lunghi digiuni, astenendosi normalmente dal cibo tutti i giorni della settimana esclusi il giovedì e la domenica, cercando di vincere l'orgoglio personale dovuto alla fama che già lo circondava presso i fedeli. La rinuncia a sé e il totale servizio a Dio gli consentirono di superare le numerose tentazioni che il maligno non gli fece mai mancare nei 13 anni di soggiorno in Terra Santa.
Tornato a Pisa nel 1154 già circondato dalla fama di santo, continuò ad operare miracoli anche nella città natale: l'ammirazione dei suoi concittadini non poteva che accompagnarlo fino all'ultimo giorno di vita. Ranieri morì dopo sette anni dal suo rientro dalla Terra Santa, venerdì 17 giugno 1161.
Agli occhi dei pisani, Ranieri fu santo già in vita. Una volta abbandonata la vita terrena, un suo discepolo, il canonico Benincasa, si incaricò di scrivere nel 1162 una Vita del santo, testo che conobbe una certa fortuna per la traduzione del carmelitano fra Giuseppe Maria Sanminiatelli del 1755 e nuovamente edita sempre a Pisa nel 1842. Laico, come numerosi santi di quel secolo, Ranieri fu ricordato dai pisani anche per l'abitudine del santo di donare a chi gli si rivolgeva pane e acqua benedetti, ragione per la quale il canonico Benincasa chiamava il santo "Ranieri dall'Acqua" (forse immaginandone il cognome, ma certamente attestando l'abitudine dei prodigi per mezzo dell'acqua da lui benedetta).
Nel 1632 l'Arcivescovo di Pisa, il Clero locale, il Magistrato pisano, coll'annuenza della sacra Congregazione dei Riti elessero Ranieri patrono principale della città e della diocesi. Il 1689 venne decisa la traslazione del suo corpo, che fu definitivamente collocato sull'altare maggiore. Durante la notte della traslazione i pisani illuminarono le loro case per rendere omaggio alla figura del loro santo più amato.nel video campo dei miracoli PISA
ANDAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE
Nel comune di Pisa tengono le compravendite di immobili residenziali, mentre in provincia si è assistito a un lielve calo. Stando ai dati dell’Agenzia del Territorio da poco pubblicati, relative all’anno 2011, le compravendite di case a Pisa sono risultate 1.360, +6,1% rispetto al 2010, mentre nell’intera provincia le compravendite registrate sono state 4716, segnando un -5,4% rispetto all’anno precedente.FOTO DEL LUNGO ARNO A PISA
Il dato del capoluogo pisano, se paragonato al -2,3% registrato dal totale di compravendite residenziali a livello nazionale, conferma ancora una volta la dinamicità e l’appetibilità della città della Torre Pendente. A Pisa vale la pena investire nel mattone, considerato che può contare su tre università, numerosi centri di ricerca, due ospedali, un aeroporto da 4,5 milioni di passeggeri l’anno e un innegabile interesse turistico.NELLA FOTO PISA COSIMO DE MEDICI
VEDIAMO ZONE DELLA CITTA' VALORI AL MQ MEDI POSSONO SUBIRE DIMINUZIONI SE DA RISTRUTTURARE O AUMENTI SE DI PREGIO O NUOVI
Centro Storico € 3.500
Cisanello € 3.200
Porta a Lucca € 3.500
Quartiere San Giusto € 3.400
Marina di Pisa € 4.000
Ospedaletto € 2.800
Pratale / Don Bosco € 3.400
foto sottostante la stazione dei treni di pisa
Tirrenia € 4.100
Nella foto nuove costruzione galleria commerciale
Barbaricina € 3.300
Le Piagge € 3.200
Lungarni € 3.400
Putignano € 3.050
Quartiere San Martino € 3.400
Riglione € 2.800
Stazione € 3.450
nella foto sx l'abazzia di san zeno
NEL GRAFICO L'ANDAMENTO DEI PREZZI A PISA TREND AL MQ ULTIMO ANNO SOLARE TRATTO DA IMMOBILIARE.IT
Il Sole24Ore ha appena aggiornato i dati riguardanti lo stato del mercato immobiliare a Pisa. Vediamoli nel dettaglio. Il primo dato che salta agli occhi è che un buon 35% delle abitazioni non è di residenza, dunque adibite a seconda casa o ad affitto, presumibilmente per studenti. L’Università, con i suoi circa 50mila iscritti, è inevitabile che giochi un ruolo fondamentale all’interno del mercato immobiliare del comune di Pisa, che conta poco meno di 100mila residenti e 46.388 abitazioni. Soprattutto in ragione di questo motivo il mercato immobiliare cittadino sembra tenere, con domanda e offerta sostanzialmente stabili. Di fatto, analizzando gli andamenti storici, i costi al metroquadro per la compravendita di una casa, tanto nuova quanto usata, non hanno subito flessioni. Per quanto riguarda gli affitti, invece, è andata riducendosi la forbice fra costo massimo e minimo al metroquadro, con gli affitti minimi stabili e i massimi in calo lieve ma costante.Estrapolando i dati quartiere per quartiere, la domanda di immobili a Pisa appare ovunque stabile, con le eccezioni in negativo delle zone Porta a Mare e Pratale-Don Bosco. Riguardo all’offerta di immobili, invece, si evidenzia un calo per il Centro Storico, le Mura Urbane e Pratale-Don Bosco, e un maggiore interesse per la zona di San Michele-Piagge.
principali cemntri provinciali
Cascina € 2.350
San Giuliano Terme € 2.650
Pontedera € 2.100
San Miniato € 2.150 nella foto litorale Pisano
Ponsacco € 2.050
Santa Croce sull'Arno € 1.750
Castelfranco di Sotto € 1.950
foto centro espositivo sms
Vecchiano € 2.350
Santa Maria a Monte € 1.950
ù
Volterra € 2.650
Montopoli in Val d'Arno € 1.850
Calcinaia € 2.200
foto dx palazzo arcivescovile a pisa
ricerche web by picinali luglio 2012