Pisapia e l'amnesia partigiana

E' il caso di dirlo: il lupo perde il pelo ma non il vizio. A pochi giorni dalla debacle istituzionale sui caduti repubblichini, Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, ci ricasca. In questo caso l'omissione assume però toni inquietanti: il primo cittadino meneghino dimentica di celebrare il 9 novembre, giorno dedicato al ricordo del crollo del muro di Berlino! Non posso credere ad una semplice amnesia: esiste persino una legge dello Stato che promuove la celebrazione del crollo del muro nelle istituzioni e, soprattutto, nelle scuole. Eppure il calendario istituzionale odierno (ieri ndr) tace sull'argomento. Il dubbio sovviene: che si tratti di un patologico caso di "doppiopesismo" ideologico? la risposta è tutta nell'attenzione alla verità storica: oltremodo intransigente quando si è trattato di negare l'omaggio ai caduti repubblichini, dimenticata, invece, quando la ritualità istituzionale richiedeva la celebrazione del crollo del regime Comunista Sovietico. Tra i due episodi un filo conduttore, di colore rosso. Sarò maligno, ma il sospetto è che Giuliano Pisapia tema il revisionismo storico solo se arriva da Destra. Ed anzi lo alimenti se utile al riscatto della sinistra radicale, dimensione politica notoriamente affine al sindaco di Milano. Ecco i due pesi, ecco le due misure. Come detto, è un legittimo sospetto e nulla più. Districare il "giallo istituzionale" spetta al diretto interessato. Ci smentisca! Non è mai troppo tardi per ricordarsi che il regime Comunista sovietico è e rimane una tra le più tragiche pagine della storia umana. E, a dirla tutta, non dovrebbe essere nemmeno tanto difficile ammetterlo, sempre che di mezzo non ci sia la becera ed ottusa partigianeria ideologica. Caro Giuliano, il comunismo sovietico ha fatto migliaia (Forse milioni ) di vittime. Sarà il caso che questo benedetto 9 novembre te lo segni sull'agenda. Se non altro, per evitare altre imbarazzanti amnesie. 
Luca Parravicini