Ma come? Non ti diverti più?
Il Sig. Piscicelli non ha tentato il suicidio per i guai giudiziari successivi alle intercettazioni in cui se la spassava con suo cognato Pierfrancesco Gagliardi pensando ai soldi che il terremoto gli avrebbe fatto entrare nelle sue tasche. L'imprenditore infatti pare che versi in situazioni economiche precarie: commesse che non vanno a buon fine, lavori al palo, pagamenti in ritardo, motivo tale da spingerlo a questo estremo gesto.
E' singolare comunque che questo tentato suicidio avvenga proprio a ridosso dell'anniversario della catastrofe de L'Aquila avvenuta il 6 aprile 2009.
Il suo avvocato ci tiene a far sapere che è preoccupato per le condizioni psichiche del suo assistito, ma francamente c'era già da preoccuparsi due anni fa.
La vita umana è sacra e quindi rispettiamo il momento di dolore personale del Sig. Piscicelli, come però lui non fece il 6 aprile 2009.
Come dimenticare quelle risate all'indomani di una devastazione tale?
Come poter soprassedere ad una così totale mancanza di sensibilità verso chi ha perso la vita quella notte, verso le famiglie delle vittime, verso chi ancora adesso non ha una casa?
Mi auguro che il sig Piscicelli si rimetta presto e sia in breve tempo in condizione per affrontare i suoi processi e forse anche i suoi mostri.
Riproponiamo la famosa intercettazione tra il Sig Piscicelli e suo cognato avvenuta il 6 aprile 2009.