Tra gli affari urgenti che la seduta del Consiglio Comunale odierno ha dovuto affrontare c'è quello della pista ciclabile tra i centri abitati di Isola d'Arbia e Ponte a Tressa, lungo la SR2 Cassia a Sud di Siena.
900mt di pista ciclabile, una striscia di asfalto parallela alla trafficata ed inadeguata Cassia attraverso gli orti attualmente presenti (i terreni coinvolti saranno espropriati per un totale di circa 21.000€ a beneficio degli attuali proprietari), per un costo totale di 400.000€ di cui 250.000€ dalla Regione Toscana e 150.000€ di co-finanziamento del Comune di Siena, all'interno di un " intervento di creazione di un percorso per la mobilità ciclopedonale " regionale.
L'intervento, fortemente voluto -parole del Sindaco Valentini- dalla cittadinanza, tanto che la Consulta dei Cittadini n.3 ha gentilmente " messo a disposizione gratuitamente per il Comune di Siena, per dare un contributo concreto alla condivisione dell'interesse generale nella realizzazione di percorsi ciclabili, un progetto firmato da tecnici abilitati concernente la realizzazione di una pista ciclopedonale tra gli abitati di Isola d'Arbia e di Ponte a Tressa; ".
Il progetto in questione è stato firmato dall'Arch. Borgogni, membro della Consulta n.3 ( Composizione consulta 3) e candidato per la consulta medesima nella lista del Partito Democratico, come si apprende agevolmente dalle informazioni disponibili sul sito web dell'amministrazione comunale e sulla stampa.
L'Arch. Borgogni, oltre ad aver gentilmente messo a disposizione la propria competenza e professionalità, è risultato essere anche assegnatario dell'incarico per il lavoro stesso da parte dell'Ufficio Tecnico del Comune di Siena: decisione che ha scatenato una serie di polemiche scaturite in una verifica di legittimità secondo la Carta di Avviso Pubblico, adottata da questa amministrazione, e per la quale lo stesso Segretario Generale Dott.ssa Valerino si è riservata di approfondire, non essendo le consulte territoriali esplicitamente indicate nella carta stessa.
La titubanza deve aver provocato qualche scrupolo, tanto che la maggioranza stessa, per voce della capogruppo Persi, ha chiesto la pregiudiziale sull'atto, contraddicendo l'urgenza di approvarlo per non perdere il co-finanziamento di 250.000€ da parte della Regione Toscana (scade oggi la presentazione della domanda).
Al voto sull'accoglimento della proposta pregiudiziale chiesta dalla capogruppo Persi, l'aula consiliare ha votato 19 SI, 11 ASTENUTI, 0 NO, provocando il ritiro dell'atto stesso.
Tuttavia, al di là di tutto, c'è un dato politico lampante, lapalissiano: certe abitudini non muoiono mai, neanche quando "Siena Cambia"...
Per concludere, visto che vanno di moda...
PS: De gustibus non est disputandum. Ai bei tempi di "Babbo Monte" non sarebbero mancati i soldi per una iniziativa del genere. Nella Siena del 2015, come si legge nel volantino, si ricorre alla Banca CRAS, il nuovo "soggetto filantropico" (insieme a ChiantiBanca) che si sta sostituendo a Banca MPS. Comunque, l'iniziativa della Cracking Art, che piaccia o meno, ha riscosso comunque l'attenzione dei passanti e dei turisti, soprattutto dei bambini, che non hanno perso tempo ad immortalarsi accanto a questi simpatici e colorati animaletti giganti di plastica.