Chiara Camoni
La Pazienza è virtù dei Manufatti
INAUGURAZIONE: 1 FEBBRAIO, 2014 – ore 18.00
MAR – SAB 11-14 / 15-19 o su appuntamento
Il titolo della mostra allude non solo alla dedizione e alla costanza con cui si realizzano manualmente certe opere, ma anche alla capacità di tali opere di perdurare nel tempo, mute e immobili. I manufatti attraversano i secoli, rimangono al loro posto, ci osservano silenziosi, stanno.
Il “simulacro” non rinvia ad una realtà sotto-giacente, o ad un altro soggetto, ma pretende di valere esso stesso come realtà. Anticamente indicava la divinità, l’oggetto di culto posto nelle celle dei templi. Non quindi una statua che raffigura qualcosa, ma una statua che è qualcosa.
Il Bidestro trova la sua identità nel processo di realizzazione, nel farsi: un errore reiterato ha determinato il suo essere.
La tecnica con cui è stato realizzato è la stessa con cui si modellano i vasi: la statua, il vaso, il mantello (Il Bidestro, Scultura #18 e Senza Titolo#15) si allineano sullo stesso piano, sono cose del mondo tra altri oggetti del mondo. Con gli scarti di lavorazione prende forma Senza Titolo#09, il lupo, o forse il cane. Come in tante sue opere, Chiara Camoni lavora per sovrapposizioni e stratificazioni: la forma è il risultato di un procedere nel tempo.
La mostra, essenzialmente costituita da sculture, è punteggiata da alcune opere su carta, gli Acquarelli, che sollevandosi dalla parete e muovendosi in una dimensione oggettuale, diventano il luogo in cui si raccoglie il colore.
Chiara Camoni (Piacenza, 1974) frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si laurea nel 1999. L’anno successivo è direttore artistico dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli e tra il 2002 e il 2006 è stata invitata a tenere cicli di conferenze presso la sezione didattica del Museo Archeologico Nazionale. Insieme ad altri artisti fonda il MAGra, il Museo d’Arte Contemporanea di Granara e il gruppo Vladivostok. Vive e lavora a Seravezza.
Tra le mostre recenti segnaliamo: Autoritratti, MAMbo, Bologna; Fig. 2: Natura Morta, GNAM, Roma; Un’idea di bellezza, CCC Strozzina, Firenze; Punti di vista. Identità, conflitti, mutamenti, Galleria Nazionale, Cosenza; Archéologies Contemporaines, Musée de Wurtemberg, Montbéliard; Certe Cose, Galleria SpazioA, Pistoia; Nell’ordine del discorso, Museo Marino Marini, Firenze; Vedere un Oggetto, Vedere la Luce, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene, Cuneo; Somiglianze non sensibili, Galerie Opdahl, Stavanger, Norvegia
VIA AMATI 13 PISTOIA 51100 ITALY T / F +39 0573 977354 info@spazioa.it http://www.spazioa.it
english text below
Chiara Camoni
La Pazienza è virtù dei Manufatti
OPENING: FEBRUARY 1, 2014 – 6 PM
TUE – SAT 11am – 2pm / 3pm – 7pm or by appointment
SpazioA is proud to present on Saturday February 1, 2014 at 6pm, La Pazienza è virtù dei Manufatti, the third solo show by Chiara Camoni in Via Amati 13, Pistoia.
The show’s title alludes not only to the dedication and constancy with which certain works are made by hand, but also to the innate capacity of such works to last, mute and immobile, through the centuries. Handiwork stays where it is put, watching us in silence, and remains.
The “simulacrum” does not evoke any other underlying reality or other subject, but demands instead to be taken as real itself. In ancient times it indicated a divinity, an object of worship placed in a niche in a temple. Not a statue that represented something, but rather a statue that is something.
Il Bidestro reaches its identity in the process of creation, in the making: in this case, its being is the result of an error made repeatedly.
The technique used for its creation is the same by which vases are made: the statue, the vase, the cloak (Il Bidestro, Scultura #18, and Senza Titolo#15) are aligned on the same plane as things of the world among other objects of the world.
Senza Titolo#09, the wolf, or the dog, perhaps, takes its form from scrap. As in many of her works, Chiara Camoni works by layering and overlapping: the form is the result of a procedure enacted in time.
Essentially consisting of sculpture, the show is supported by a number of works on paper, Acquarelli, which by projecting outward from the walls, have become as objects the sites in which color is collected.
Chiara Camoni (Piacenza, 1974) graduated in Sculpture from Brera Academy of Fine Arts in Milan. For many years she has been the art director at the Institute of Natural Sciences and held conferences at the National Archaeological Museum in Neaples. Together with other artists she founded the MAGra Contemporary Art Museum of Granara and the group Vladivostok. She lives and works in Seravezza, in the Versilia Hills.
Selected exhibitions: Autoritratti, MAMbo, Bologna; Fig. 2: Natura Morta, GNAM, Roma; Un’idea di bellezza, CCC Strozzina, Firenze; Punti di vista. Identità, conflitti, mutamenti, Galleria Nazionale, Cosenza; Archéologies Contemporaines, Musée de Wurtemberg, Montbéliard; Certe Cose, Galleria SpazioA, Pistoia; Nell’ordine del discorso, Museo Marino Marini, Firenze; Vedere un Oggetto, Vedere la Luce, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene, Cuneo; Somiglianze non sensibili, Galerie Opdahl, Stavanger, Norvegia.