(gianniserio.it)
Il parroco di Villa di Baggio (Pistoia) espone in chiesa un foglio con le “tariffe” per i sacramenti – 190 euro per il matrimonio, 90 per il battesimo -, e alcuni fedeli scrivono al Papa, lamentandosi anche che il prete ha deciso di mandare i bambini in altre parrocchie per comunione e cresima causa la penuria di catechisti. Il prete spiega che si tratta di “semplici indicazioni” non di offerte obbligatorie: era “in imbarazzo ogni volta che qualche parrocchiano mi chiedeva quanto dare”.
L’anziano parroco, don Valerio Mazzola, riporta il quotidiano La Nazione, si è giustificato per il “tariffario” spiegando che si tratta di “semplici indicazioni di offerta”. ”Mi trovavo in imbarazzo – aggiunge – ogni volta che qualche parrocchiano mi chiedeva quanto dare per la cerimonia, così ho deciso di dare un’indicazione pubblicamente. Non sono offerte obbligatorie nè soldi che vanno a finire nelle mie tasche. La comunità deve capire che c’è bisogno del sostegno di tutti per mandare avanti la chiesa”.
Quanto alla decisione di mandare i bambini in altre parrocchie per comunione e cresima, nella lettera al Papa i fedeli rilevano che non essendoci più persone disponibili per lezioni di catechismo “in questi casi non dovrebbe essere il parroco a sopperire” alla loro mancanza? ”Sono una persona vecchia e malata – la risposta di don Mazzola – non posso seguire i bambini”.
(ansa.it)