Pitigliano, Città del Tufo e Piccola Gerusalemme

Creato il 31 maggio 2013 da El3naliv
Pitigliano è uno dei borghi più suggestivi della Toscana. Guidando la macchina attraverso la Maremma e svoltando dietro una curva appare all'improvviso là in alto, con le sue case scavate nel tufo e issate su di un monte. All'entrata nella città fermatevi ad ammirare il panorama dallo splendido acquedotto mediceo e recatevi a Palazzo Orsini, il monumento principale del borgo risalente all'XIV secolo. Oggi è sede di mostre permanenti e temporanee, vi lascio il link del sito ufficiale per dare un'occhiata agli eventi in programma. 

La parte della città più interessante da visitare è senza dubbio l'antico ghetto ebraico che inizia da Via Zuccarelli.  Lungo la via si possono visitare negozi tipici come il Panificio del Ghetto dove si preparano ancora i dolci della tradizione ebraica: lo Sfratto, il Bollo e il pane azzimo. Tuttavia, per capire meglio la storia di questa cultura e il legame con la città è necessario entrare nel cuore del ghetto attraverso un cancello situato nel Vicolo Marghera

Gli ebrei presenti a Pitigliano negli anni '30 erano all'incirca una settantina. Nel periodo della persecuzione ebraica della Seconda Guerra Mondiale molti di loro scapparono, altri vennero catturati, altri ancora rimasero nel borgo (una trentina) protetti dagli abitanti che li salvarono nascondendoli nelle campagne. Le popolazioni del territorio erano costituite da famiglie di contadini, alle quali è dedicato un monumento (A i' Villanu) situato nella Piazza della Repubblica. Alla figura degli antichi padri della terra è dedicata anche una poesia di Nerio Persi incisa nel vetro e posta vicino alla statua. 

Grazie a questi esempi di tolleranza e pace Pitigliano è divenuta città simbolo di integrazione culturaleL'ingresso al ghetto è a pagamento ma i 4€ di entrata sono soldi ben spesi se paragonati alla qualità e quantità delle informazioni presenti, curate dall'associazione "La Piccola Gerusalemme". Il biglietto dà la possibilità di accedere ai locali, alla sinagoga e al Museo di cultura ebraica che ospita oggetti rituali e quadri illustranti solennità e festività ebraiche. 

I locali e le stanze scavate nel tufo testimoniano il passato e il vissuto di questa Comunità che ad oggi purtroppo conta solo poche unità. Un esempio di locale che si può trovare all'interno del ghetto è la stanza del bagno rituale. In una delle pareti di tufo della stanza sgorgava l'acqua piovana, la sola acqua, insieme all'acqua di fonte, che poteva e può ancora essere utilizzata nella tevilà (bagno ebraico). L'immersione nell'acqua della tevilà è simbolo di conversione alla religione ebraica e per le donne è un rituale che si ripete alla fine del periodo mestruale e viene fatto anche prima del matrimonio e dopo il parto. La donna, prima dell'immersione, deve essersi già lavata ed entrare completamente pulita e senza vestiti: niente deve ostacolare il suo contatto con l'acqua. 

Oltre alla stanza del bagno rituale vi sono locali destinati alla preparazione dei cibi, come il forno delle azzime e la stanza della macellazione Kasher. Il metodo Kasher è il  solo metodo con il quale gli ebrei possono macellare il bestiame. Secondo la legge ebraica la macellazione avviene con un unico taglio netto alla giugulare e con l'asportazione totale del sangue dell'animale. La legge ebraica infatti vieta l'utilizzo del sangue, "il sangue è vita".Altre stanze presenti all'interno della Piccola Gerusalemme sono la tintoria e la cantina ma lascio a voi il piacere di scoprirle. E non è un caso che vi abbia raccontato le stanze in ordine sparso... se vi racconto tutto che gusto c'è? 

L'entrata alla Sinagoga è permessa anche alle donne e per una volta sono gli uomini a doversi coprire il capo! La religione ebraica vuole uomini con il capo coperto dalla kippah e donne a viso scoperto. Nel caso della sinagoga di Pitigliano non abbiamo trovato particolari restrizioni per i turisti in visita. Una volta usciti dal ghetto passeggiate lungo i suggestivi vicoli della città che somiglia in tutto e per tutto ad un presepe a grandezza naturale. Alle porte della città si trova anche il Cimitero ebraico ricavato nel pendio della valle del fiume Meleta. Follow @El3naLiv

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