Pitti lancia Maki

Per tornare a scrivere su questo blog dopo la lunga pausa natalizio-capodannesca abbiamo atteso un po'. Tempo utilizzato per lasciar decantare le idee e - sopratutto - individuare qualcosa o qualcuno di cui valesse davvero la pena parlare. Oggi quel "qualcuno" è arrivato e ha preso le sembianze di Manula Demuro, 33 anni, sassarese di origine ma torinesissima di adozione. Manuela, con il suo marchio "Maki" è stata una delle poche gradite sorprese di Pitti Woman, preview di moda al femminile che si è svolta a Firenze parallelamente a Pitti Immagine Uomo.Manuela ha colto nel segno con la sua linea di accessori di ispirazione vintage, nella quale trovano posto velette, cerchietti, deliziosi cappellini belle epoque ornati di spille, nastri, passamanerie. Una citazione particolare meritano i Petals, cerchietti romantici da occasione nati rielaborando foulards, camice, gonne e stoffe vintage. Lo stile di Maki, per quanto nasca reintepretando accessori e atmosfere dal sapore retrò, non si lega a filo doppio ad un mondo antico, ma anzi si conferma perfettamente attuale, già classico quindi senza tempo. Ciò che è davvero fuori dal mondo e - se vogliamo - anacronistico sono passione e metodo produttivo, dove "fatto a mano" non è solo un'etichetta ma ore di lavoro in laboratorio.Di Maki in questi giorni stanno parlando un po' tutti. Noi vi rimandiamo a quest'articolo, tra i più completi, e al sito di Manuela, che contiamo di ospitare da queste parti il prima possibile per farci raccontare l'esperienza fiorentina. Per uno sguardo sui best of di Pitti Woman potete invece scorrere le immagini di Style.it.