Più libri più liberi 2014. Gioie e dolori – Seconda parte

Creato il 17 dicembre 2014 da Studio83

Rieccoci con la seconda parte del mio piccolo reportage sulla kemesse romana Più Libri, più Liberi svoltasi nel primo fine settimana di dicembre 2014.

Nel post precedente ho parlato degli aspetti negativi di Più Libri Più Liberi 2014, di ciò che mi ha lasciata perplessa e che andrebbe migliorato. Oggi voglio soffermarmi invece sugli aspetti positivi: tante belle cose in cui mi sono imbattuta.

[Prima di iniziare, un'avvertenza. In nessun caso ho ricevuto richieste o mi sono messa d'accordo per fare nessun tipo di pubblicità. Ho girato per gli stand senza presentarmi e le mie segnalazioni sono ciò che mi è piaciuto, non ciò che qualcuno mi ha chiesto di "spingere" in cambio di benefit.
Mi rendo inoltre conto che alcuni di questi titoli, essendo manuali da consultazione o illustrati, hanno un costo elevato. Però li ho trovati belli e nulla toglie di cercarli (o chiederne l'acquisto!) in biblioteca, oppure di farseli regalare ala prima occasione utile.
Fine parentesi!]

La parte del leone ai miei occhi l’hanno fatta gli editori di saggistica e di letteratura per ragazzi e bambini. Lì mi è parso di trovare un’originalità, una ricerca, uno sforzo per distinguersi, un’attenzione al lettore e al “passante” che gli editori di narrativa non hanno saputo tirare fuori.

Le Edizioni Alegre propongono un catalogo articolato di saggi politici e di attualità, tra i quali ho notato “Non c’è Euro che tenga” di Bertorello. Un saggio contro l’uscita dall’euro in tempi in cui è tanto di moda sostenere invece il contrario. La copertina di un provocatorio verde sarà un caso?

Tristemente attuali anche: “Le mani sulla città” di Berdini e Nalbone: “un viaggio nella Roma vittima dei Grandi Eventi, dove le città sono diventate i luoghi in cui il fiume di denaro dell’economia finanziaria si materializza con enormi speculazioni”. E “Cricca Economy” di Bonaccorsi, Nalbone, Venti, sottotitolo: “Dall’Aquila alla B2″. Sottotitolo da aggiornare? (Sob.)
Solo due titoli di un assortimento da tenere d’occhio e che in questo momento è davvero sul pezzo.

Ediciclo Editore propone titoli dedicati al ciclismo e non solo: cicloturismo e la “biblioteca del ciclista”, ma anche reportage narrativi, ecologia quotidiana, filosofia di viaggio, agende, saggi storici e a fine catalogo una bella sfilza di annunci pubblicitari a tema.
Un modo intraprendente per finanziarsi la promozione, altro che “delocalizzare”!
Un titolo che sento affine al mio mondo: “Senza pesare sulla Terra – Le mie esperienze di ecologia quotidiana” di Nicoli.

Elisa nel suo libro evidenzia come le relazioni umane svolgano un ruolo fondamentale nell’obiettivo di una vita a impatto zero: le persone con cui si condividono le proprie scelte di vita sono per l’autrice la chiave vincente per non ritrovarsi mai soli in queste sfide.
[da una recensione su Nonsprecare.it]

Odoya propone saggi specialistici sui più disparati argomenti e settori. Storia, musica, città, biografie, maualistica. Segnalo dei saggi che non dovrebbero mancare nella biblioteca degli appassionati di generi letterari: “Guida al cinema di fantascienza” di Chiavini, Pizzo e Tetro; “Guida alla letteratura di fantascienza” a cura di Bordoni; e “Guida alla letteratura horror” a cura di Pizzo, quest’ultimo con recensoni controverse e quindi, forse, ancora più interessante.

Odoya è una casa editrice da tenere in seria considerazione, per questo mi sento di rivolgerle un piccolo consiglio, se non un appello da lettrice curiosa: il catalogo che è molto ricco e interessante dovrebbe essere più grafico e semplice da consultare, magari con qualche immagine in più, per valorizzare al meglio i titoli.

Oggi una grande protagonista di libri, TV e web è la cucina. Un fenomeno che trovo molto positivo perché ci fa riscoprire la manualità, il valore del cibo e l’amore di nutrire e nutrirci insieme, sconfiggendo (spero!) la barbarie del fast food e della scatoletta al microonde. Tra gli stand mi sono imbattuta in libri a tema, davvero belli, ben fatti, preziosi: quelli di Guido Tommasi Editore. Oltre a titoli di chefstar come Gordon Ramsay (che raccomanda di usare cibo fresco, di stagione e di prepararlo in modo semplice) ha al suo attivo manuali dedicati alle basi della cucina e della pasticceria, ma anche sul crudo, sull’uso della pasta madre, delle farine, sulla ricca e variegata cucina vegetariana e una collana “10 modi di…” con monografie dedicate a un unico ingrediente alla volta. Il mio titolo? Più per forza che per inclinazione: “Io ho fame adesso!” di Gungui. Che oltre a essere un manuale di preparazioni velocissime è anche l’attuale frase preferita della mia primogenita.

Un editore “grande vecchio” e immancabile, senza il quale la fiera sarebbe stata mutilata, è Stampalternativa.
Qualche anno fa incontrammo il suo fondatore e figura chiave dell’editoria italiana, Marcello Baraghini, e lo intervistammo: questo e molte altre interviste a editori sul canale YouTube di Studio83.
Quest’anno tra le novità in catalogo mi ha conquistata “Siamo nati in casa” di Zaccherini. Un racconto e una riflessione su un tema assolutamente fuori dagli schemi e per questo provocatorio, nello stile dell’editore. Un’esperienza che ho vissuto anche io e che mi trova dalla stessa parte: quella del sapere del corpo delle donne, della tutela del bambino e del suo essere naturale, della fisiologia, della serena fiducia nella vix naturae.

Qualcuno mi ha mai detto che spezzare le porte della paura rende leonesse e invincibili per il futuro? No, e forse non è un caso. Allora lo dico io adesso: sei una leonessa ferocissima e fortissima. E nessuno te lo dice, perché ha paura che tu te ne accorga!

Nel mio rapido giro non ho mancato di fermarmi, domandare, curiosare, chiedere cataloghi.

E l’unico che si è soffermato a sua volta e mi ha chiesto: “Per quale motivo vuole il catalogo? Le interessa qualcosa? Sta cercando? Voglio capire meglio se posso aiutarla!”  è stato Enrico Flaccovio, della Dario Flaccovio Editore, che ringrazio per lo scambio umano oltre che professionale.
In un assortimento tecnico-specialistico, mi sono stati mostrati titoli interessanti per la mia prospettiva e per quella degli autori che ci seguono. Promozione online, fare blogging, e un tomo veramente appetibile: “Inbound Marketing – Le nuove regole dell’era digitale” che come sottitolo riporta: Smetti di inseguire i clienti e fai in modo che loro cerchino te.

Questa attitudine oggi riguarda più che mai anche il mercato editoriale e gli scrittori indipendenti. Se infatti parliamo di self publishing e indie publishing, la visione dell’inbound marketing è la base da cui si parte per la promozione.

Ho parlato in apertura della debolezza assertiva degli editori di narrativa e/o mainstream. Ho trovato ovviamente diverse eccezioni: ne racconto una, perché sarà di grande interesse per gli autori esordienti che ci seguono.

La Alter Ego Edizioni propone piccoli classici a piccoli prezzi e titoli di narrativa mainstream anche di autori esordienti. Ho parlato con l’editore che mi ha illustrato la politicy: nessuna richiesta di contributo, promozione attiva, uno sbocco in una TV regionale. Solo in alcuni casi, una produzione condivisa: l’autore interviene con il contributo solo nel caso di mancato raggiungimento di un “tetto minimo” di copie.

La collana “InTasca”: scrittori emergenti in formato tascabile, quindi economico. Una buona idea.

Teoria vuole che lo scrittore debba fare lo scrittore e l’editore l’editore. Un principio da difendere nel caso di richieste esose o piagnistei sugli “autori che non si sbattono” (sic).
Ma in un mondo/mercato in profondo cambiamento, un piccolo editore in gamba che chiede un coinvolgimento attivo e onesto anche all’autore può rappresentare un’occasione interessante. Non solo per la fortuna di un titolo in sé, ma anche per la crescita professionale dello stesso autore.

Che ne pensate?

La prossima settimana pubblicherò l’ultima parte del mio piccolo reportage su Più Libri, Più Liberi 2014 (la prima parte è qui): un post dedicato alle belle uscite per bambini e ragazzi. Il più divertente… non perdetelo!


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