Più professionalità nelle Forze dell’Ordine… tolleranza zero per chi disonora la divisa

Creato il 15 aprile 2014 da Federbernardini53 @FedeBernardini

In questi giorni ha fatto molto discutere il gesto di un funzionario, appartenente ad uno dei nostri corpi di polizia, nel corso di una manifestazione. Le immagini, che hanno fatto il giro di tutte le televisioni, dei giornali e del web, lo riprendono mentre calpesta una dimostrante inerme distesa a terra.
La divisa di chi ha il compito istituzionale di difendere la comunità va portata con onore. Credo che le parole che seguono dovrebbero essere stampate nella mente e nel cuore di chi è investito di una così grande responsabilità.

Dal “Galateo del Carabiniere”, di G. C. Grossardi, edito nel lontano 1879: 

“Il sentimento dell’onore di faccia al pubblico non vi consiglierà né alla prepotenza, né all’orgoglio, ma anzi, dandovi una giusta idea della vostra posizione, farà che voi sceveriate ognora quanto può riferirsi al servizio, e quanto alla persona, e quindi vi impedirà di commettere abusi di potere od atti bassi e triviali che molte volte non sono che lo sfogo di passioni personali”.

E ancora:

“Il sentimento dell’onore vi farà aborrire la menzogna, ed anche quando doveste condannare voi stessi direte la verità”.

E ancora:

“… Ma egli (il Carabiniere) non ha il diritto di aumentare rigori che, oltre a diventare un abuso, sarebbero un’offesa alla legge in nome della quale agisce…(il Carabiniere) si avvilisce ed insudicia agendo contro chi è nella impossibilità di reagire; anche quando voi enumeraste ad una ad una le fatiche sopportate onde riescire a quell’esito, voi non giustifichereste mai tale vostra condotta, e lo stesso offeso, fosse pure il più grande colpevole o la persona più abbietta, potrebbe umiliarvi con un sorriso di sprezzo e di compassione, che indicherebbe il dubbio su voi di spiegare eguale energia quando in parità di condizione vi foste trovati l’uno di fronte all’altro.
Badate che quanto accade, anche nell’interno delle vostre caserme, si viene di poi a conoscere, e questo vale a diminuire quella fiducia e quella sicurezza che il cittadino deve avere verso l’ agente della forza”.

Federico Bernardini



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