Più rispetto

Creato il 13 febbraio 2012 da Nonzittitelarte

Più rispetto per i lavoratori dello spettacolo

Noi lavoratori dello spettacolo siamo 240mila, ma non possiamo chiudere una fabbrica e metterci a protestare in strada. Per difendere la cultura dovremmo occupare il Colosseo e i tantissimi posti del Paese che la rappresentano e nutrono. I ragazzi si stanno svegliando, e non solo al teatro Valle, ma in tutto il Paese, e bisognerebbe smetterla di dire cose come ‘con la cultura non si mangia’, o ‘accattoni’ o ‘fannulloni’ agli artisti. Ci vorrebbe più rispetto per i lavoratori dello spettacolo, una classe di fantasmi che ha abbracciato da subito il precariato. Spesso si parla a sproposito di certi cachet, ma un macchinista, ad esempio, guadagna bene magari una volta l’anno. Parliamo allora degli stipendi dei grandi dirigenti. Proprio oggi c’è un articolo su ‘Repubblica’ in cui si dice quanto la cultura produce un beneficio economico al nostro Paese, ricordiamocelo. E ricordiamoci che di questi tempi è la volgarità dello spettacolo politico ad offendere e mortificare.
di Giuliano Montaldo

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