PixelJunk Shooter Ultimate – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 09/06/2014

PS Vita - PS4 TESTATO SU
PSVITA

Genere: Azione, Sparatutto

Sviluppatore: Double Eleven, Q-Games

Produttore: Double Eleven Limited

Distributore: PSN

Lingua: Italiano

Giocatori: 2

Data di uscita: 04/06/2014

VISITA LA SCHEDA DI PixelJunk Shooter Ultimate

Gameplay ancora fresco a distanza di anni Il prezzo del gioco poteva essere più ridotto

La longevità con questo edizione è stata in parte migliorata

A distanza di qualche mese dall’annuncio arriva sulle piattaforme Sony, PixelJunk Shooter Ultimate, l’edizione definitiva dello sparatutto di Q-Games e Double Eleven disponibile su PS4 e PS Vita. Questa versione offre tutti i contenuti dei due capitoli di PixelJunk Shooter al prezzo di 11,99 euro – gratis questo mese per chi ha il Plus – con le dovute migliorie grafiche relative ai sistemi su cui approda. Siamo di fronte a una Collection in HD, una frase che forse molti sono stufi di sentire, ma di una produzione indipendente che molti non hanno ancora avuto modo di giocare. Ve la consigliamo? Continuate nella lettura per scoprirlo.

ESPLORAZIONE, AZIONE ED ENIGMI AMBIENTALI

Per chi non lo sconoscesse, in questa diramazione Shooter di PixelJunk siamo chiamati a prendere il comando di una navicella per rispondere alla richiesta di soccorso di scienziati e altri superstiti intrappolati a causa un disastro geologico all’interno di alcune aree del pianeta Apoxus Prime. Questa la premessa che dà il via a tutto. Le parole del titolo del paragrafo sono quelle che rappresentano al meglio le caratteristiche di PixelJunk Shooter, che nell’impostazione dei comandi si presenta come una sparatutto a doppia levetta, l’una adibita alla propulsione e l’altra all’orientamento della navicella, con i dorsali che attivano il braccio meccanico per raccogliere superstiti, tesori e attivare interruttori, e i razzi, con cui colpire i vari nemici che si materializzano davanti a noi; infine con il tasto X è possibile far ruotare la navicella in avanti, una mossa che ha una valenza offensiva perlopiù ma anche strategica per superare qualche ostacolo che ci impedisce di raggiungere un’altra zona. Le peculiarità di questa serie sono proprio quelle riportate sopra: il gioco punta sull’esplorazione degli ambienti alla ricerca di zone segrete, su un’azione a tratti frenetica ma che si discosta per design dai ritmi classici del genere e sulla risoluzione di piccoli enigmi ambientali che contemplano l’uso di diversi per fluidi per alterare l’ambiente a nostro vantaggio, che sia per salvare un superstite o per aprire un passaggio.

La presenza dei fluidi e il loro uso è sicuramente la caratteristica che distingue maggiormente la serie rendendola  anche per questo accattivante. Acqua, lava, ghiaccio, gas, acido gastrico, olio magnetico hanno ognuno le loro proprietà e devono essere sfruttare nel modo giusto per modificare l’ambiente a nostro favore. I fluidi possono diventare al tempo stesso nocivi se si combinano con altri portando la nostra navicella alla distruzione. Il bilanciamento tra la pericolosità dei fluidi e le forze nemiche (molto varie) che si generano in campo è quasi sempre perfetto richiamando il giocatore alla giusta attenzione. PixelJunk Shooter è un’esperienza impegnativa al punto giusto che diventa punitiva nel momento in cui vogliamo recuperare tutti i tesori e superstiti da ogni livello, andando incontro a rischi maggiori che devono tener conto sempre del livello di surriscaldamento della navicella. Questa barra, altri non è che l’energia vitale del velivolo, sale nel momento in cui veniamo colpiti dai proiettili nemici (solo alcuni altri ci distruggono all’istante) oppure quando ci avviciniamo a fonti di calore, ma anche quando espelliamo una scarica di missili a ricerca o usiamo la rotazione. Una volta che la barra arriva al limite la navicella va a fuoco, e solo una pozza d’acqua o una lunga caduta potrebbero ripristinare i comandi.

Questa edizione Ultimate riunisce sotto un’unica progressione la campagna del primo e del secondo capitolo che conta quindi più di 150 livelli, 25 livelli per 6 episodi che culminano con lo scontro con un boss, tutti abbastanza divertenti per meccaniche eccetto uno; a questo si aggiunge la modalità multigiocatore che prevede due opzioni: le Battaglia Lega che consistono in partite classificate che prevedono due round in cui, a turno, due giocatori si danno battaglia per impedire che l’altro recuperi più superstiti; le Battaglie Amici prevedono scontri uno contro uno con i propri amici di lista. Le partite classificate godono anche di una progressione che porta il giocatore su nuovi pianeti e permettono l’acquisto, accumulando punti, di nuove armi e oggetti da portarsi in battaglia. Una modalità accessoria e po’ forzata ma che contribuisce ad estendere la longevità del titolo che per essere portato a termine al 100% richiederà più di 10 ore. A proposito del multiplayer abbiamo apprezzato il supporto al Cross-Play che non limita i giocatori a poter competere solo con utenti che giocano sullo stesso sistema, il cui beneficio maggiore è sicuramente quello di ospitare sui server di gioco una maggior quantità di utenti, cosa non da poco per una produzione di questo genere, così da non rendere vana e inutile l’opzione multigiocatore. Il matchmaking infatti non ha faticato troppo a trovare qualcuno con cui combattere nelle nostre partite, mentre qualcosa da sistemare c’è nella stabilità della connessione (almeno su PS Vita) che ogni tanto è saltata chiudendo di fatto la partita.

Da PS3 a PS4 e PS Vita, PixelJunk si aggiorna graficamente portando la risoluzione a 1080p e 60 frame su PS4 e alla risoluzione nativa su PS Vita. Il gioco in sé vantava già all’epoca un aspetto molto semplice e leggermente cartoonesco, bello da vedere. Il discorso a distanza di anni non cambia sia su PS Vita, la piattaforma su cui l’abbiamo giocato di più, sia su PS4. Quest’ultima può vantare diversi benefici che passano dall’introduzione dell’illuminazione ambientale in tempo reale al miglioramento dei particellari dei fluidi e dei proiettili, dai sessanta fotogrammi che restituiscono comandi ancora più reattivi a una pulizia d’immagine maggiore. Migliorie che da sole non valgono l’acquisto, certo, ma vanno ad aggiornare l’impatto visivo di due indie che hanno ormai un po’ di anni sulle spalle. Per l’occasione è stata rifatta anche l’interfaccia di gioco che aveva assoluto bisogno di un restyling nel design grafico e nelle informazioni riportate.

IN CONCLUSIONE
Ritornando alla domanda iniziale: lo consigliamo il gioco? La risposta e sì. PixelJunk Shooter è un’esperienza originale e ancora oggi fresca nel panorama degli sparatutto, e uno di quei giochi in cui la dinamica dei fluidi (riprodotta in maniera più che discreta) e l’inerzia negli spostamenti hanno una grossa importanza nel gameplay. Q-Games è stata brava nel proporre un level design vario, maggiormente apprezzabile nel passaggio dai primi tre episodi della campagna che rappresentano il primo capitolo della serie, ai successivi tre che ne rappresentano il seguito. Stesso gioco, stessa impostazione, ma tante idee con cui divertire il giocatore. A Double Eleven che si è occupata dello sviluppo di questa versione Ultimate va dato il merito di aver preparato bene il terreno per quei giocatori che possiedono PS4 e PS Vita, supportando il Cross-Buy e il Cross-Save, ma anche verso tutti gli altri, aggiungendo la funzionalità del Cross-Play, cosa affatto scontata. PixelJunk Shooter Ultimate raduna sotto un unico software i due capitoli di questa serie sopperendo così a una longevità degli stessi, che singolarmente non era eccezionale. A distanza di tre anni però, si poteva fare qualcosa di meglio dal punto di vista del prezzo non particolarmente competitivo. ZVOTO 8
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