Io non ho mai preparato la pizza a casa.
Sì, tanti anni fa sì, ma in tutta onestà devo dirvi che non veniva fuori niente di che. Per stomaci affamati e palati poco consapevoli era tutto buono: veniva divorata, con buona pace della teglia vuotata.
Eppure la pizza la faceva chiunque: le famiglie si riunivano per impastare la pizza del sabato sera, gli amici si riempivano gli stipetti di farine e professavano con assoluta certezza di fare un'ottima pizza. Io ero di certo più ignorante, ma desiderosa di capire lo sono sempre stata. Resta il fatto che non avendo gli strumenti per imparare, molti anni fa, rinunciai. Se proprio dovevo mangiare una pizza discreta (e considerato il fatto che ho una folgorante intolleranza al lievito di birra), tanto valeva comprarla.
Questo blog, invece, è diventato nel tempo un'occasione di incontro, di studio, di crescita. Da quando il tarlo dei lievitati si è insinuato in me, dopo tutte le letture, dopo il corso di panificazione, le cose sono per me in una luce nuova. La ricetta l'avevo vista sul blog di Viviana (bravissima, bellissima, dolcissima, non perché è dovuto dirlo ma perché è davvero una persona speciale) ma non mi ero cimentata prima sia per i motivi detti sopra (io? la pizza? un lievitato?) sia perché ci pensavo ogni volta troppo tardi per mettere in tavola la pizza per cena.
Quindi, anche se questo è un impastino da fare su due piedi, ora era arrivato il momento di provarlo. Certo: a pensarci in tempo! Finalmente ieri i pianeti si sono allineati, e alle 11 del mattino ho deciso che la sera (senza dirlo al lievito madre che altrimenti si sarebbe risentito!) avremmo messo in tavola questa pizza con lievito di birra (tanto io sono a dieta e non la mangio).
Facciamo pratica, ché poi mi preparerò quella con lievito madre!
Se c'è una cosa che ho imparato nel mondo della cucina, infatti, è che bisogna sempre cominciare dalle basi: la gradualità è il sergreto del successo, unita alla consapevolezza di quel che si sta facendo. Quindi partire da una ricetta facile è una buona idea, considerato che anche nel mondo delle pizze senza impasto ne esistono un'infinità, ed io ho scelto la più semplice di tutti, oltre che la più rapida.
La rapidità è data anche dalla quantità di lievito: insieme alla temperatura ambiente sarà questa che determinerà la vostra lievitazione. Potete usare ridottissime quantità di lievito di birra allungando i tempi di lievitazione (più o meno).
In questa ricetta trovate un compromesso. In altre troverete qualche grammo in più o in meno di lievito con conseguente variazione sui tempi di lievitazione.
Sul risultato, inutile dirlo, influirà anche il tipo di farina che usate, ecco perché solitamente indico sempre la marca di quella che scelgo. Non perché io scelga sempre la migliore, ma perché se devo fare la cronaca di un tentativo, vi dico almeno come l'ho fatto. Queste di oggi sono farine comuni.
- 250 semola rimacinata
- 250 farina 00 bio coop (w280 circa)
- 5 g di lievito di birra fresco
- 370 g di acqua
- 40 g di olio
- 15 g di sale
- 1 cucchiaino da caffè di
malto d'orzomiele
Versate l'acqua in un boccale misurato e sbriciolatevi dentro il lievito e il miele.
Pesate gli altri ingredienti, mescolando le due farine in una capiente ciotola (dove poi lascerete a lievitare). Unite il sale.
Unite l'olio all'acqua e lievito e girate con una forchetta o con una frusta. Versate quindi il liquido nella farina e mescolate con una forchetta finché il liquido non ha assorbito tutta la farina (pochi istanti).
Avvolgete la ciotola in un sacchetto di plastica e chiudetelo per bene, quindi ponete a lievitare in luogo riparato da correnti, a temperatura non troppo bassa (perfetto il forno spento con lampadina accesa).
Lasciate a lievitare per 6-8 ore, tempo in cui triplicherà di volume.
Ungete una leccarda del forno 30 x 40, copritela di cartaforno, ribaltate piano l'impasto sulla teglia e stendetelo delicatamente con le dita unte d'olio.
[Come mi insegna Alessandra, non bisogna sgonfiare troppo l'impasto: tendetelo poco, e se non arriva al bordo della teglia, lasciatelo fin dove arriva, aspettate un pò che l'impasto si rilassi, poi provate ancora a stendere].
Lasciatelo a lievitare ancora un'ora.
Accendete il forno al massimo della temperatura e spennellate l'impasto con passata di pomodoro, sale e origano.
Cuocete nella parte bassa del forno per 20 minuti, quindi tirate fuori, unite la mozzarella tagliata e strizzata ed il condimento che più preferite, quindi proseguite la cottura per 10 minuti nella parte centrale del forno.
Buon appetito.
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