Pizzolungo-Piana di Anchise è la nuova denominazione della frazione di Erice

Da Agueci

Il Consiglio Comunale ha deliberato

È ufficiale: da oggi in poi alla frazione di Erice, denominata Pizzolungo, si affiancherà anche il nome di Piana d’Anchise. Lo ha deliberato all’unanimità il Consiglio Comunale di Erice che nel pomeriggio di venerdì 24 c.m. si è tenuto all’hotel Tirreno.   Erano presenti, oltre al Sindaco Giacomo Tranchida al quale era stata consegnata una lista di 127 residenti che chiedevano il cambio di denominazione, anche i soci del Comitato di quartiere, dell’Associazione Pizzolungo arte & eventi e alcuni cittadini residenti e non. Da oggi sul logo sarà riprodotto: in testa, i cinque ludi di Enea stilizzati (la gara navale, la corsa a piedi, il pugilato, il tiro con l’arco e il carosello equestre), sotto, con carattere antichizzato, Pizzolungo, sotto ancora, Piana di Anchise con carattere moderno.

Rammentiamo che il progetto di nuova denominazione era nato nel dicembre 1983 quando il prof. Renzo Vento era allora presidente dell’associazione “Ludi di Enea”. In occasione della seduta inaugurale a un Convegno Virgiliano, egli suggerì la costruzione di un parco virgiliano e una cittadella dello sport nell’area ove sorge la stele di Anchise per dar vita ai ludi virgiliani in chiave moderna, aperti ai paesi toccati da Enea nel suo viaggio da Troia al Lazio (Turchia, Grecia, Albania, Tunisia, Italia), da estendere in seguito agli stati dell’area mediterranea. L’idea fu raccolta nel 1983 dalla Pro loco, presieduta allora da Barbara Miceli, che lanciò l’idea di Piana di Anchise. Nel settembre del 2011, durante la seconda rassegna degli eventi estivi di Pizzolungo, il prof. Vento espose sulla toponomastica virgiliana e da lì Francesca Nolfo ricevette l’ispirazione a realizzare il volumetto sui nomi delle vie che rievocano i personaggi mitici dell’Eneide. Il volume esce nel 2012 e porta il nome proprio di “Pizzolungo-Piana di Anchise”. Nel 2012 in un’assemblea, ripresa nel 2013, viene fuori la proposta agli abitanti del territorio del cambio di denominazione.

Si conclude così un iter ma se ne apre un altro che  è di lavorare perché la frazione abbia maggiore visibilità e diventi luogo di attrazione non solo turistica ma anche culturale, soprattutto per ricordare la memoria del grande poeta Virgilio.  Per l’abbellimento della frazione sono in preparazione cinque statue in acciaio corten, raffiguranti i ludi, che saranno poste nelle rotatorie lungo il percorso della via Enea.

SALVATORE AGUECI


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