Altre caratteristiche di questi pesci erano la pinna caudale generalmente eterocerca e la di pinne pettorali e pelviche. Da un punto di vista sistematico i Placodermi vengono generalmente considerati come appartenenti ad una classe a parte di pesci gnatostomi anche se alcuni autori li includono nei Condroitti o li ritengono progenitori di questi ultimi.
Sembra inoltre che i placodermi fossero dotati di un appetito insaziabile, tanto insaziabile da portarli a nutrirsi di qualunque cosa, fino ad inghiottire bocconi grossi quanto la metà della loro lunghezza. E pare sia stato proprio l’appetito eccessivo dell’esemplare del museo di Cleveland a portare questo animale alla morte. Tanto da azzannare anche squali di grosse dimensioni. L’esemplare in questione come visto dagli studi fatti dai ricercatori del museo ha pero’ azzannato uno squalo dell’ordine dei ctenacantiformi, squali che avevano delle spine cartilaginee.Quando il placoderma ha tentato di azzannare lo squalo, la preda ha sollevato le spine, facendo in modo che queste si conficcassero nel palato del predatore e penetrassero nella scatola cranica, uccidendolo all’istante.