Planetes segue la storia di un gruppo di raccoglitori di detriti spaziali della sezione Space Debris, un’unità della Technora Corporation, il cui compito consiste nell’impedire, fra le altre cose, la collisione dei rottami con satelliti in attività, stazioni orbitanti o navi spaziali. Le vicende sono ambientate tra il 2075 e il 2080, mentre la colonizzazione dello spazio è ormai una realtà tangibile a cui vecchi e giovani devono far fronte.
Sovrano indiscusso dell’opera e fonte di domande, ma anche di risposte, è il misterioso e sconfinato spazio, che tiene in seno i nostri protagonisti, talvolta anche quasi soffocandoli.
La qualità più importante di questo manga non sta tanto nello sviluppo della trama – che, pur avendo i suoi bei colpi di scena, non dimostra poi così tanti bruschi cambiamenti –, quanto più nella crescita psicologica dei protagonisti, nelle difficoltà quotidiane che debbono affrontare e nella profonda introspezione che viene dedicata a ognuno di loro.
Hachirota è il nostro accompagnatore durante questo viaggio lungo quattro tankōbon, oltre che la colonna portante dei volumi. E’ anche colui col quale il lettore finisce inevitabilmente per identificarsi. Lui, che è così insignificante, così umano, così vuoto dinnanzi alla titanica oscurità dell’universo che Yukimura tratteggia sapientemente su carta, così reale. Hoshino è un polimero di sensazioni e di senso di vacuità che ci mostra come sì, “l’uomo è troppo piccolo per l’universo”, ma l’universo non sarebbe tale se non ci fossero tanti, piccoli uomini.
Planetes è un flusso, un costante movimento, un’affannosa ricerca di risposte a dolorose domande, che nel finale, tutto sommato, giunge a una conclusione: “Non posso smettere di amare le persone”, ammette come ultima battuta Hoshino, sospirando la più giusta fra le verità. Il suo sogno, gli anni che passano, i lunghi viaggi, gli errori, il dolore, la solitudine che nel corso del manga si impone quasi fosse un’autoflagellazione: niente di tutto ciò, alla fine, riesce a demolirlo come uomo, non del tutto almeno.
Il manga di Makoto Yukimura è una lucida riflessione sul concetto di vita, sul senso che questa ha e su quello che noi, esseri umani, le attribuiamo. Niente sarebbe tale se non fossimo solo dei puntini che scalciano e cercano di andare oltre l’orbita terrestre, ed è questa la missione dell’autore: inviare un messaggio, attraverso i suoi nitidi disegni, per provare a restituirci la nostra dignità di briciole pensanti.
Abbiamo parlato di:
Planetes
Makoto Yukimura
Planet Manga (Panini Comics) – 2012
Brossurato, bianco e nero, 12,90 €
ISBN: 9788865897782