Pochi sono morti per essere notizia duratura sui media d’informazione. Su questo blog ce ne siamo occupati (http://pensierimadyur.blogspot.com/2010/08/il-pakistan-recrimina-i-pochi-aiuti.html; http://pensierimadyur.blogspot.com/2010/08/12-milioni-le-persone-colpite-dalla.html; http://pensierimadyur.blogspot.com/2010/08/in-pakistan-i-morti-arrivano-1500.html; http://pensierimadyur.blogspot.com/2010/08/paura-di-colera-in-pakistan-dopo-le.html; http://pensierimadyur.blogspot.com/2010/08/alluvioni-in-pakistan-piu-di-1000-i.html
Poca la generosità di persone che hanno offerto aiuto al Pakistan e i suoi 1500 morti per inondazioni di fiumi.Ce ne sarebbero voluti di più, senza sapere che ben 4 milioni sono senza un tettoe una ventina di milioni costretti a scappare per le zone invase dall’acqua.
Inoltre sono ben 3 milioni e mezzo i bambini che rischiano la vita a causa di infezioni varie , di mancanza di farmaci e di vaccini , oppure delle epidemie di colera e di tifo segnalate nel paese.
A contrario del terremoto di Haiti e lo tsunami dell’Oceano Indiano, per il Pakistan , colpito dalla più grande sciagura naturale di tutta la sua storia, non ci sono state , infatti , mobilitazioni di massa , grandi raccolte di fondi , imponenti spedizioni d’aiuti e, tanto meno visite sui luoghi del disastro da porte di politici di grido oppure star del cinema.
I 150 milioni di dollari dati dalla solidarietà internazionale non servono nemmeno un terzo , di quel che, stando alle stime dell’Onu , in realtà servirebbe per porre fine seriamente al disastro.
I 1500 morti sono pochi rispetto ai due morti vicino a casa mia. Le regole dei media sono ciniche e senza cuore.
SE non si vede non c’è mobilitazione, se non c’è mobilitazione avverrà che il Pakistan sarà solo con i suoi morti.
madyur