Monaco, 6 febbraio 1958: un aereo privato appena decollato precipita uccidendo venti delle quarantaquattro persone a bordo, tra cui otto giocatori del Manchester United. Il giovane Bobby Charlton si risveglia tra neve, macerie e sangue: l’incubo di quel giorno lo perseguiterà a vita. Comincia così il film per la tv diretto da James Strong e prodotto dalla BBC sull’incidente aereo che ha spezzato le vite di otto giovani di talento, che grazie al loro gioco energico avevano saputo far sognare un’intera nazione nel dopo guerra: i “Busby Babes”, così li chiamavano, selezionati e cresciuti come figli dall’allenatore Jimmy Murphy e dal proprietario della squadra Matt Busby.
Il regista James Strong ci mostra come questi ragazzi fossero prima di tutto amanti del pallone e del bel gioco, pronti a lavorare duramente per far sognare la domenica pomeriggio le ottantamila persone arrivate a guardarli nell’ Old Trafford. Cameratismo, amicizia, scherzi da spogliatoio: “Mi ha colpito l’enorme spirito di cameratismo tra questi ragazzi, il loro amore per il gioco e la grande importanza che questa squadra ha avuto per il nostro paese”, lo sceneggiatore Chris Chibnall ha spiegato così al pubblico del Roma Fiction Fest perché ha deciso di raccontare questa storia: United ci mostra infatti un tempo lontanissimo, in cui i giocatori non erano delle celebrità da copertina super pagate ma dei ragazzi che amavano lo sport. C’è pochissimo calcio in United e molti retroscena: l’entusiasmo e la passione dell’allenatore Jimmy Murphy, interpretato da un convincente David Tennant, che ogni mattina portava alla squadra una cassetta di arance, il duro lavoro di Bobby Charlton, divenuto poi una leggenda del pallone e allenatore del Manchester United a sua volta, che arrivava un’ora prima degli altri agli allenamenti e se ne andava un’ora dopo, la durezza del portiere Harry Gregg (Ben Peel), che però al momento dell’incidente aiutò gli altri passeggeri a liberarsi dalle macerie in fiamme.Un racconto commovente e sentito, che rimane sempre lucido e asciutto, evitando facili patetismi. Un buon racconto per la tv, solido e girato in hd, con una bella fotografia; notevole anche il cast che vede contrapporsi i veterani David Tennant e Dougray Scott (nel ruolo di Busby) ai giovani talenti (da tenere d’occhio) Jack O’Connell, nei panni di Bobby Charlton, e Sam Claflin (visto quest’anno nel ruolo del giovane prete nel quarto capitolo dei Pirati dei Caraibi), che interpreta Duncan Edwards.