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Podismo: Emma Quaglia prepara il rientro nella maratona

Creato il 06 maggio 2015 da Sportduepuntozero
podismo - Emma Quaglia

foto Massimo Pinca

35 anni da compiere a Ferragosto e almeno 20 trascorsi con le scarpe da ginnastica ai piedi. Tre titoli italiani assoluti, un sesto posto mondiale e un oro europeo. Una brutta malattia che rischiò di interromperne la carriera e una laurea con cui lavora come medico sportivo. Ecco Emma Quaglia, genovese classe 1980, maratoneta della nazionale italiana, sorridente e rilassata nel ruolo di “madrina” della Mezza Maratona di Varenne disputata domenica scorsa a Vigone. “Dopo tre stagioni molto tirate ho deciso di prendermi qualche mese di pausa dalle competizioni per curare i miei piccoli infortuni e caricare le batterie anche dal punto di vista mentale” spiega, “in ogni caso sto continuando ad allenarmi sette volte a settimana, ma senza l’ossessione del cronometro e della distanza. Penso che a ottobre sarò di nuovo al via di una maratona, ma per adesso non ho fissato alcun obiettivo”.

A seguire il cuore Emma Quaglia correrebbe i 42 km domattina, ma sa bene quanto sia importante prendersi un po’ di riposo per garantirsi un futuro ancora ad alto livello. “Non vedo l’ora di tornare” afferma, “specialmente nella maratona, che è la gara più divertente e coinvolgente che esista. Ma non voglio accelerare i tempi; e tutta questa voglia di correre che sto accumulando mi servirà quando rientrerò definitivamente”.

Sarà una sensazione simile a quella provata nove anni fa, quando guarita da una malattia che la tenne ferma per due stagioni tornò ad allenarsi. “A 24 anni pensavo che non avrei più corso” racconta Emma, “ma dopo l’operazione le cose sono migliorate e ho ricominciato. Anzi, nella seconda parte di carriera ho ottenuto i miei migliori risultati, per questo spero che la mia storia possa essere uno stimolo per altri”.

Nel 2008 e nel 2009 aggiunse due vittorie nei 3000 siepi all’oro assoluto conquistato nel 2003. E dopo 15 anni di carriera decise, nel 2010, di dedicarsi alla maratona. “Le campestri non mi sono mai piaciute per il freddo e per il fango ma le ho sempre fatte perché sono utili. E dopo tanta pista ho voluto fare il “salto” anche perché mi trovo meglio sulle distanze lunghe”.

Nel 2012 Emma Quaglia ha stabilito il record personale alla Turin Marathon, “la maratona del cuore”, se si esclude quella di Mosca in cui ha raggiunto la sesta piazza mondiale. “A Torino il percorso è veloce e pieno di gente. Nel 2012 ero in gran forma e ho concluso in 2h28’15”. Sono tornata qui a novembre scorso e nel 2013 l’ho vissuta da spettatrice per assistere al debutto in maratona del mio fidanzato (il fondista Luca Campanella). Anche lui ha chiuso con un ottimo tempo, quindi posso dire che Torino ci porta bene”.

Nell’agosto scorso Emma ha conquistato a Zurigo il risultato forse più bello della sua carriera, il titolo europeo a squadre. “Percorso faticoso” ricorda, “ma una gara fantastica per il risultato finale e per la lunga preparazione svolta insieme alle compagne di nazionale. Allenarsi in compagnia e in amicizia in uno sport individuale come l’atletica dà una carica speciale”.


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