Chiuso nella mia solitudine
ho lasciato alle mie spalle la realtà
bacchettato da maestri oscuri.
Chiuso nella mia tristezza
ho dipinto scale di grigio
per salire pian piano tra
rifiuti indefiniti.
Chiuso nella mia fame
mi son nutrito di porcate
ingrassando tra l’altrui indifferenza.
Chiuso nei miei ricordi
ho cancellato momenti lucidi
sapientemente nascosti
dalla stupidità dei miei anni.
Chiuso nella mia voglia d’amare
ho baciato fredde statue
che non corrispondevano quel calore.
Chiuso sul tuo volto
ho ricomposto
artigiano
il puzzle rovesciato
del tuo viso.
Chiuso sulla mia vita
ho sepolto piaceri effimeri
trascinati sulla battigia
da un fortunale di ricordi lacerati.
Ho aperto i miei occhi trovando
soltanto specchi che riflettono il mondo.