Tu, Celeste
Sei qui
e già mi manchi
So bene
che alle mie braccia tu
Non penserai di rinunciare mai
Ma l'equinozio
della primavera
Ci scalda nella la sua luce chiara
I cuori impetuosi
sfarfallano nei cieli
Intrecciano per gioco
la chioma delle stelle
Al lago degli arcobaleni
s'ammirano cambiando veste
Sorridono al vento e
si lasciano trasfigurare
nel rito della magica metamorfosi
io, sole caldo
tu, celeste.