Quel filo d'incoscienza
con le mani intrise di colore
fingendo di non aver tinto da mesi
sei un bambino in cerca di perdono
con dolci sussurri di fiato
sfiori in lontananza la mano
di chi anela sfumature di luce
e ha sogni sospesi nella notte
di chi crede ancora o forse finge di farlo
di chi un tempo per le tue promesse
con toni armoniosi e perfetti
gettò un cammino di gioia e dolori
come fosse carta straccia
e frustandomi di spalle lacerò il cuore
innumerevoli serpenti velenosi
uscirono dalle sanguinanti ferite
per il dolore di entrambe
e forse dal riferire distorto
cammini su quel filo d'incoscienza
tenendomi stretta oggi come ieri
tra le tue braccia
ma dal passato dovresti aver afferrato
che la falsità su aguzzi scogli
prima o poi s'infrange
e le schegge sulla nuda terra
al cospetto del sole s'illumineranno
e che in quell'angolo del cuore
conservo ancora l'amore di una sorella
e come ognuno di noi
è la verità ...il rispetto che merita