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Poeta,Poesie e Vulcano…Giovanni Grasso e le sue poesie in vernacolo catanese

Creato il 11 luglio 2014 da Goodmorningsicilia
Giovanni Grasso

Giovanni Grasso

Giovanni Grasso e’ nato a Santa Venerina (Catania) molti i suoi libri pubblicati, come:”La matri di li matri”; il Poema dal titolo “A Giovanni Paulu Secunnu”; il libro di poesie”Li beni di la vita”; il libro poema “A Sicilia”. Meriti e premiazioni non sono mancati nella sua esplicazione di Arte poetica; come il premio alla poesia “La matri di li matri”,in lingua siciliana ,che ha ricevuto al xxxi Premio Internazionale Città di Marineo G.Arnone”
Con il Poema, una preghiera corale dedicato a Giovanni Paolo II, in versi siciliani, ricco di contenuti, che fa il verso alla poesia popolare in lingua siciliana, antico retaggio di secoli di arte poetica di strada, che”parla” direttamente al cuore di chi ascolta. Stimolato dalla mediazione e dalla riflessione di chi cattolico professante, ama dedicare con i suoi versi poesie a coloro i quali anno dedicato la loro vita a DIO.
Questo Poema, in modo particolare ha ricevuto altro Premio “Santa Maria della Luce 2007 , primo classificato, con la seguente motivazione:”L’autore,Giovanni Grasso,rivela, nella sua raccolta di poesie dal titolo a Giovanni Paolo Secondo,la vita e l’amore per il suo essere siciliano,visto nel contesto culturale della lingua.
Ed e’ nelle sue liriche, di una sicilianità ben marcata,che ritroviamo tutta la vitalità religiosa di Giovanni Grasso che affronta con ricchezza di sfumature e umanità la vita di un grande Papa Giovanni Paolo II
Con “Li beni di la vita” Primo premio assoluto libro edito poesia dialettale al premio poesia e prosa e arti figurative 2011 Accademia Internazionale Il Convivio
Anche la motivazione esprime apprezzamenti e valide motivazioni al Premio.Poesia ricca di dolcezza,  l’immagine dell’uomo che ripercorre non solo il proprio vissuto, ma anche gli eventi tristi: un messaggio poetico che si trasforma in appello e desiderio di pace.
C’è nell’opera la dimensione dell’anima: emblema del legame dell’autore con la propria terra, da dove e’ possibile continuare a sperare senza mai dimenticare il valore del sentimento religioso.
Il suo ultimo libro di poesie”A Sicilia” e’ stato dedicato ai valori culturali della propria terra alla storia, alla mitologia, archeologia, geografia, arte e religione nonché  alle tradizioni etnologiche,un excursus  completo di cultura certamente!
“A Sicilia” ha partecipato a diversi concorsi tra cui la decima Edizione il Giunco Citta’ di Brugherio.
Certamente un poeta che vuole mettere in auge il dialetto della sua terra, quella Santa Venerina in provincia di Catania che tanto fu amata da Goethe che nei suoi viaggi in Sicilia definisce “perla del Mediterraneo”Giovanni Grasso,nella poesia “A speranza”, che e’ stata premiata con il Primo posto in classifica, dona musicalità” ai versi del non facile dialetto siciliano.La sua fede religiosa profonda la esprime con un elogio a Papa Giovanni Paolo II; infatti dedica a Sua Santità la poesia”Patri Nostru”;premiata con targa ed attestato da Premio internazionale di Poesia Associazione Esperando
La poesia e’ il modo di sentire e la preghiera piu’ antica del Mondo,esplicata al meglio nel dolce dialetto siciliano. Altra poesia dal titolo “L’aquilone”, ha ricevuto il primo premio Decennale Zacem seconda edizione.
Tanti premi hanno onorato la carriera poetica di Giovanni Grasso citiamo ancora poesie premiate come”U Nitiru”,il volume dedicato a Giovanni Paolo secondo;”L’amuri ppi ‘n figghiu”;”U tempu pirdutu”;sempre in vernacolo siculo,lingua degna erede della prima scuola siciliana duecentesca, matrice di tutta la poesia italiana.
Con versi ricchi l’autore invita ad usare nel migliore modo possibile il tempo che passa inerorabilmente.
ed altri ancora tantissimi riconoscimenti e premi che certamnte hanno incoraggiato ed incoraggeranno l’autore a non smettere di produrre arte poetica.Quale e’ il motto della sua vita? Giavanni Grasso,sempre sorridente risponde:”Accussi e’ si vi pari”,forse anche in onore a grandissimo Luigi Pirandello. Come definirebbe l’Arte poetica?”L’Arte poetica,risponde, che affonda nel bagaglio culturale della vita, e’ l’incrocio della Musa con il cuore”. Nel ringraziarvi vorrei ricordare  che la Scuola Poetica Siciliana e’ nata sotto il regno di  Stupor Mundi, il grande Federico II,e che poi  e’ cresciuta in tutto lo Stivale Italico.
Chiara Fici


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