Poeticando... 18#

Creato il 15 febbraio 2015 da Alenixedda @alenixedda

Nuovissima puntata della rubrica poeticosa del blog! Oggi vi riporto una poesia del famoso romanziere Rudyard Kipling, lo scrittore de Il libro della giungla . A quanto pare non scrisse solo narrativa ma anche delle fantastiche poesie: questa è una delle mie preferite!

Se 


Se riesci a conservare il controllo quando tutti

 Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa; 
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare, 
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi 
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile 
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

If   If you can keep your head when all about youAre losing theirs and blaming it on you;If you can trust yourself when all men doubt you,But make allowance for their doubting too:If you can wait and not be tired by waiting,Or being lied about, don't deal in lies,Or being hated, don't give way to hating,And yet don't look too good, nor talk too wise;
If you can dream—and not make dreams your master;If you can think—and not make thoughts your aim,If you can meet with Triumph and DisasterAnd treat those two impostors just the same:If you can bear to hear the truth you've spokenTwisted by knaves to make a trap for fools,Or watch the things you gave your life to, broken,And stoop and build 'em up with worn-out tools;
If you can make one heap of all your winningsAnd risk it on one turn of pitch-and-toss,And lose, and start again at your beginningsAnd never breathe a word about your loss:If you can force your heart and nerve and sinewTo serve your turn long after they are gone,And so hold on when there is nothing in youExcept the Will which says to them: "Hold on!"
If you can talk with crowds and keep your virtue,Or walk with Kings—nor lose the common touch,If neither foes nor loving friends can hurt you,If all men count with you, but none too much:If you can fill the unforgiving minuteWith sixty seconds' worth of distance run,Yours is the Earth and everything that's in it,And—which is more—you'll be a Man, my son!

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