Appoggiai il cannocchiale sul viso e cercai il prato della Rocca. Alcune poiane giganti svolazzavano ai margini, mentre altre erano appollaiate come piccioni, sul muretto perimetrale. Pensai a quanto tempo fosse passato dall’ultima volta che ero salita lassù, ma non trovai risposta. Guardai oltre, dietro il gruppo più avanzato di poiane, dall’altra parte, accanto alla cisterna. Sul muro altri volatili e stesa sul prato a godersi il sole, una tigre. Seduto sul muretto in fondo un leone dal manto leggermente sbiancato, anche lui a riposo.
Dicevano che non ce li trovavi sempre, che se partivi per salire in Rocca, loro lo sapevano e se ne andavano, ma non riuscivo proprio a fidarmi di questa diceria popolare. Appoggiai il cannocchiale sul divano. Il ragazzo di prima era seduto vicino a me. Il professore aveva già iniziato a parlare nel microfono, ma io non sentii neanche una parola.
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