I giocatori sostengono che i conti colpiti sarebbero stati usati solo per le transazioni da e per le poker room suggerendo così che l’origine del problema potrebbe essere nel processore di pagamento usato dal network Marge per elaborare i depositi online negli USA. Ipotesi, quest’ultima, scartata quando si è notato che ad essere stati coinvolti erano stati coloro che avevano inviato la scansione della carta di credito al fine della verifica.
Fatto sta che, a partire dalla diffusione della notizie, si sono moltiplicati i racconti di utenti delle varie skin che riportano su 2+2 di strani movimenti sui propri conti. Nonostante il gran polverone che si sta alzando intorno alla questione il network non ha rilasciato ancora alcun comunicato ufficiale.
Le frodi con le carte di credito sono e saranno una costante delle transazioni on line, ma se i clienti hanno una corretta informazione a riguardo potranno sempre verificare e tenere sotto controllo i propri conti online. Ciò che invece lascia perplessi è la mancanza di comunicazione verso i player: i media online affiliati delle room non parlano mai di storie come questa. I rappresentanti delle skin hanno coinvolto i giocatori intervenuti su 2+2 ma sa essi non fossero stati utenti di quel forum o lettori di pokerfuse.com non sarebbero mai venuti a conoscenza del tipo di problema.
È inconcepibile che i siti di poker tralascino di fornire informazioni che possano avere effetti spiacevoli per i loro utenti che spesso divengono vittime ignare di spiacevoli situazioni.
Esempi del genere sono diffusi. Era lo scorso febbraio quando ai giocatori statunitensi di Everleaf è stato improvvisamente vietato di accedere alla room e di conseguenza di prelevare i propri fondi. Per riottenere i propri soldi sono stati, poi, previsti tre metodi prelievo: tramite portafogli elettronici, Neteller o Moneybookers (che non accettano clienti degli Stati Uniti) o un ritiro attraverso un conto bancario fuori dagli Stati Uniti.
Un altro caso è quello Purple Lounge, i cui giocatori hanno aspettato invano per oltre un mese, senza alcuna comunicazione di rilievo da parte della room, per poi scoprire che oltre al fatto che buona parte dei fondi dei giocatori sarebbero andati persi, l’organismo regolatore, la Lotteries and Gaming Authority di Malta, se ne stava lavando le mani nonostante la norma, violata dalla room, che prevedeva un conto separato con i fondi dei giocatori.
Truffe come quelle che hanno coinvolto gli utenti del network Marge forse non potranno mai essere evitate ma quanto meno si potrebbero adottare misure precauzionali atte a ridurre il rischio che tali eventi si verifichino.