scritto da admin in data 31 marzo 2012
Un recente studio accademico potrebbe innescare il cambiamento tanto atteso per le leggi che vietano al momento il gioco d’azzardo online negli Stati Uniti. Si tratta di un rapporto, prodotto dall’esperto di economia del poker Ingo Fielder, dell’Università di Amburgo, e da Kahlil Simeone Philander, della University of Nevada, che suggerisce che, contrariamente all’opinione percepita, il poker online svolge anche il compito di ampliare la base di mercato dei casinò on line e, inoltre, è anche determinante per svolgere delle operazioni di gioco tradizionali.
Il dottor Fielder ha detto che i risultati mostrano che gli operatori di gioco “non in linea”, ovvero i casino reali, non dovrebbero essere preoccupati della concorrenza del poker online e del fatto che la legalizzazione dello stesso potrebbe portargli via clienti e dunque quote di mercato, ma dovrebbero invece dargli il benvenuto. Sicuramente, secondo i due dottori che hanno compiuto questa ricerca, queste nuove informazioni daranno una nuova spinta ed un nuovo stimolo al governo degli Stati Uniti nell’approvare una legge che possa permettere di legalizzare il gambling online.
Lo studio ha fatto di uso del database del poker online dell’Università di Amburgo, che è stato utilizzato per monitorare l’attività dei giocatori di poker online. Dalle analisi si è visto come, sebbene l’ammontare dei ricavi supplementari generati dal gioco d’azzardo online sia molto piccolo in confronto a quelli generati dai casinò online, il primo viene incrementato dai ricavi del gioco online, non sostituito.
Arrivano anche i primi commenti da parte dei siti web che si occupano di poker online e che sono in attesa della sua legalizzazione. Il CEO di PokerStategy.com, Dominik Kofert, ha detto che la ricerca fa sperare circa il fatto che i casinò on line degli Stati Uniti presto potrann iniziare ad operare in maniera legali nel paese stesso, oltre al fatto che essi potranno essere visti come un’opportunità piuttosto che come una minaccia.