La commissione di gioco del Paese aveva da tempo fissato un termine perentorio, scaduto il 6 Dicembre, entro il quale gli operatori senza licenza avrebbero dovuto interrompere le proprie attività per non incorrere in sanzioni amministrative e penali. In un comunicato stampa diramato in questi giorni William Hill, nonostante abbia cessato ogni attività, ha definito incompatibile la regolamentazione Greca rispetto alle norme del diritto comunitario. Nel comunicato si legge tutta la delusione sull’atteggiamento delle Autorità e della stessa Unione Europea.
“La Commissione Europea continua, nonostante abbia più volte affermato il contrario a non adottare misure efficaci” e questo, sottolinea la piattaforma di gaming online, perché ritiene la sua posizione “un comportamento protezionista”.
La regolamentazione del Belgio, della Grecia e della Germania sono, secondo l’operatore Inglese, gli esempi più eclatanti di questa situazione di “immobilità” dell’Unione Europea che non spinge per una regolamentazione unica che permetta agli operatori di gestire l’offerta online nelle migliori condizioni possibili.
Sulla vicenda sono intervenute anche due delle massime Associazioni rappresentative; la Remote Gambling Association (RGA) e la European Gaming and Betting Association (EGBA) hanno entrambe presentato denunce alla Commissione Europea relativamente agli aspetti regolamentari del mercato Greco, in sostanza dimostrando di condividere l’idea dei gestori di William Hill.
Nel luglio dello scorso anno la Commissione aveva in effetti emanato una dichiarazione conclusiva relativamente all’ordinamento Greco in materia definendolo in vari punti ampliamente incompatibile con il diritto comunitario ma nonostante questo il governo Greco non ha prestato alcuna attenzione alla comunicazione e portato avanti il progetto relativo alla nuova regolamentazione.
Da sottolineare che gli operatori in cerca di una licenza sono tenuti a versare le tasse stabilite a partire dal 2010, utilizzare conti correnti bancari in Grecia ed ovviamente anche a concorrere in regime solo parzialmente libero con l’ OPAP, ossia la Greek Organisation of Football Prognostics S.A che al contrario è stata esentata da tassazione specifica.
William Hill ha comunicato che lo stop delle attività non sarà permanente e continuerà solo fino a quando, non ci sarà una maggiore chiarezza sull’approccio regolamentare da adottare da parte delle autorità Greche.
Il più recente piano d’azione della Commissione Europea parla di una tempistica di circa uno o due anni anche se ormai l’intervento sembra davvero improrogabile e soprattutto le richieste dei gestori si stanno moltiplicando; è improbabile dunque che l’UE resti inattiva ancora per molto e tuttavia fino a quel momento William Hill chiude i battenti.
Una sorpresa amara per i giocatori Greci e tuttavia condivisa da molti operatori; William Hill probabilmente non sarà l’unico operatore a prendere questa decisione.