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Polenta, un accenno di storia e il finto sushi di polenta bianca!

Da Damt

Quest'oggi abbiamo da presentarvi un post scritto addirittura a sei mani! In realtà le mie due servono esclusivamente per presentarvi l'autrice della parte introduttiva storica sulla polenta.  Le altre quattro appartengono nell'ordine: due alla nostra Giorgia e due ad un'altra giovane ed entusiasta collaboratrice freelance, per così dire, che mi ha chiesto di poter condividere qui con noi e con voi la passione per la sua città natale, Bergamo e per tutto quanto di bello e di buono contiene. Ha pensato di esordire raccontandoci un piatto che, pur essendo assolutamente universale qui in Italia come nel Mondo, ha intrecciato con Bergamo un rapporto molto profondo. Ecco la sua prima presentazione:

La polenta a Bergamo: dall’antipasto al dolce

La polenta è un piatto di per sé povero, si prepara con acqua calda salata e con farina di cereali che, mescolate e cotte insieme, danno magicamente vita ad un piatto caldo, semi solido, molto nutriente e poco costoso. Soprattutto se ci si “dimentica per caso” di salare l’acqua, come accadeva spesso ai contadini nel medioevo!

La polenta mangiata nei secoli scorsi, però, non era di certo bella da vedere come quella che troviamo oggi sulle nostre tavole. L’allegra polenta gialla deve il suo colore nientepopodimeno che a Cristoforo Colombo e ai suoi viaggi: prima che Colombo importasse il granoturco dalle Americhe, infatti, la polenta veniva fatta con ogni farina che i contadini avevano a portata di mano: per questo il suo colore era spesso scuro e poco appetitoso.

Polenta, un accenno di storia e il finto sushi di polenta bianca!

il miglio

Già in epoca romana i legionari preparavano la polenta usando il farro (polt); ne portavano sempre con sé un sacchetto durante le loro campagne, per poterlo macinare e cucinare negli accampamenti ed avere così un piatto caldo assicurato. Nel medioevo i contadini bergamaschi preparavano la polenta con miglio e melga, proprio perché erano i cereali più economici: basti pensare che se nel ‘400 il frumento costava 28 soldi, il miglio ne costava 20 e la melga addirittura solo 11!

I facchini bergamaschi che vivevano a Venezia, invece, preferivano cucinare la panizza, una polenta creata con il solo panico, un altro cereale a grano duro decisamente economico.

Polenta, un accenno di storia e il finto sushi di polenta bianca!

il panico (foto da qui)

Il “grano d’India”, così come viene chiamato il granoturco nel 1650 dai monaci del Convento di S. Maria della Ripa di Comenduno, in provincia di Bergamo, si inizia a coltivare solo nel XVI secolo. All’inizio i semi di mais venivano usati come cibo per gli animali, ma, come si suol dire, il bisogno aguzza l’ingegno, e vuoi la povertà che dilagava, vuoi la voglia di sperimentare nuovi piatti, si iniziò a cucinare la polenta con farina di mais, ottenendo così il fumante piatto dal colore giallo brillante che oggi conosciamo.

polenta
 

Oramai i Bergamaschi la polenta ce l’hanno nel sangue, non esiste pranzo o cena che non sia accompagnato da polenta, dall’antipasto al dolce. La polenta apre i pasti tagliata a fette e grigliata oppure fritta, mangiata con formaggi e salame nostrano; accompagna i piatti principali, come gli uccelli o gli “oselì scapac” (letteralmente “uccellini scappati” che però hanno poco a che fare con i volatili: si tratta infatti di involtini di carne di vitello), fa da contorno ai funghi e chiude i pranzi nella sua variante dolce. Solo a Bergamo, infatti, si può gustare uno zuccotto di pasta di mandorle decorato con piccoli uccelli di cioccolato fondente che viene chiamatopolenta e oseì e che chiude in dolcezza ogni pasto.

Ma se volete osare, perché non vi concedete una dolce tentazione mangiando la polenta con la nutella?

Come si prepara la polenta classica

Ingredienti

  • 2 lt d’acqua 
  • Un cucchiaio di sale grosso
  • ½ Kg di farina di mais
  • Tanto Olio di gomito :-)

Procedimento

Portare ad ebollizione l’acqua salata in un paiolo di rame. Aggiungere e pioggia la farina di mais e mescolare. Lasciar cuocere per circa 40 minuti mescolando costantemente con un “bastone” o un mestolo di legno. Quando la farina si staccherà dalla pentola in modo omogeneo è pronta per essere servita. 

Bergamoinsider

Fonti: http://www.iprimiditalia.it/proposito_primi_singola.php?&idcat=126 http://www.brembana.info/cucina/polenta.html http://it.wikipedia.org/wiki/Polenta http://www.cucinadellealpi.it/documenti/attiitm2/Atti_ITM2011_ereditatardomedievale.pdf
Polenta, un accenno di storia e il finto sushi di polenta bianca!

Polenta.

Direi che proprio non poteva mancare un articolo tutto dedicato a lei, in questo blog!

Ricette di polenta ce ne sono davvero moltissime.. e tante sono già qui, sul nostro amato MT.

Un post dedicato a lei, ma una ricetta saddafare... Vi spiego brevemente come è andata: Incontro la Dani, che tutta entusiasta, mi dice che posso fare un po' di polenta per rendere completo il nostro post. Ora, non vi dico la mia espressione quando ho sentito la parola "polenta", perchè: non la amo, nessuno in casa la mangia (chi perché è a dieta e chi perché non la vuole) e sul web ci sono miliardi di ricette (e sono sempre le stesse o comunque sono molto tradizionali). La mia felicità non è stata proprio immensa...

E non oso descrivervi la faccia della Dani, che ama, adora, la polenta, ma disgraziatamente le dà reazioni allergiche e, quindi, non solo non la può mangiare, ma di fatto non può neppure cucinarla!

Una vera lotta... Che fare allora?

Ho avuto modo di riflettere per un paio di settimane e l'altro giorno, finalmente, ho deciso!

Di una cosa ero certa: avrei usato la farina di polenta bianca, che in un giorno di follia, attratta da questa strana farina bianchissima, ho comprato. 

Ecco, ovviamente a cosa si accompagna? Al pesce, così siamo veramenre a cavallo -.-' Giusto per  le due P, da me, meno apprezzate in cucina.

Fatto sta che ho pensato e sperimentato parecchio, cercando tutti gli accostamenti possibili, e come ci piace chiamarle, le contaminazioni!

Per concludere, il caso a voluto che mangiassi polenta anche Sabato in Brianza, dove sono andata per motivi "lavorativi".  Però ho imparato ad apprezzare un po' di più questo piatto... se non altro per lo sforzo :-)! No, che dico... il Brasato e la Cassoeula erano vermente inarrivabili...

 

Ecco le mie proposte

 

Finto Sushi Roll con polenta bianca, tonno e gamberi

polenta finto sushi
 

Che mi piacciano Sushi e contaminazioni, già lo sapete, qui di seguito vi proprongo un modo colorato e sfizioso per servire la vostra polenta bianca, in associazione al pesce.

Come preparare la polenta per queste due ricette:

La polenta bianca si cuoce come quella normale, a me c'è voluta un'oretta buona. Se volete per dare più sapore, potete usare del brodo di pesce, se lo avete, o l'acqua dove cuocerete i gamberi per prepararla; se lo farete vi consiglio di diluirlo un poco, non usatelo "puro", in quanto potrebbe risultare dal sapore troppo forte.

Ingredienti

- alga nori

- polenta bianca 

- una scatoletta di tonno

- 4 gamberi medi

- un cucc. di burro

- stuoietta per sushi (non è indispensabile se siete abili!)

polenta finto sushi

Io ho fatto un sushi che del sushi ha solo forma e colori: il pesce non è crudo e il riso non c'è. I giapponesi mi uccideranno. E i brianzoli pure. A me è piaciuto!

Preparate stuoietta e alga che avrete adattato nelle misure a vostro gusto.

Cuocete la polenta, deve risultare abbastanza soda. 

Mettete la polenta sull'alga e con il dorso del cucchiaio o con le dita (io mi sono fatta forza e ho usato le mani - ahi!) livellate la polenta a circa 5 mm. ricoprite quasi tutta l'alga lasciando almeno 1,5 cm liberi da un lato, quando risulta uniforma, adagiatevi il tonno - avrete scolato e spezzettato con la forchetta - e i gamberi (vedi foto).

Richiudete il sushi e poi tagliatelo. Una delle cose che mi innervosisce di più è tagliarlo... è davvero complesso.. Io riesco solo con una coltello grande di ceramica. 

Il finto-sushi è pronto!

P.S.: io ho fatto un sushi-roll ma voi potete anche preparare un nigiri, temaki, gunkan o una tartare.

P.P.S.: forse non tutti sanno che, qualche settimana fa, per fare una sorpresa alla mia famiglia e per cambiare un po' ho preparato io stessa un bel po' di sushi, vero stavolta, e forse non saprete quanto è laborioso.. bene.. fine della storia è stata che la metà della famiglia non ha apprezzato il fatto che il pesce fosse crudo e che l'alga sapesse di alga... quindi... una grande delusione, ma con questo, mi sono riscattata! 

 

Crocchette di polenta bianca e tonno e gamberi

polenta finto sushi
 

Queste sono davvero semplici! 

Ingredienti

-polenta bianca (vedi sopra)

- scatoletta di tonno

- 8 gamberi

- aromi a gusto

- un uovo

- sesamo nero e/o bianco (facoltativo)

per guarnire

- pepe rosa (facoltativo)

- glassa (o ridotto) di aceto balsamico (facoltativo)

- olio per friggere

- sale q.b. 

 

Lavorate insieme la polenta, il tonno ed i gamberi spezzettati. Unite gli eventuali aromi. Formate delle polpettine. Se volete passatele nell'uovo e poi nel sesamo, quindi friggetele. Potete friggerle bianche, così come sono, o passandole nel sesamo senza uovo (ho provato anche così). 

Guarnite a piacere. Io ho usato pepe rosa, glassa di balsamico e un poco di sale. 

Devo dire che mi sonon piaciute di più con meno sesamo, infatti ricoperte completamnete dalla panatura, il sesamo risulta troppo forte, almeno per i miei gusti...

 

Per completezza, altre ricette di e con polenta:

http://www.menuturistico.com/2010/07/costolette-di-cervo-con-salsa-al.html

http://www.menuturistico.com/2009/11/torta-di-polenta-nera-con-calamaretti-e.html

http://www.menuturistico.com/2010/01/lasagne-di-polenta-e-galli-cedroni.html

http://www.menuturistico.com/2012/01/cupole-di-polenta-con-cavolo-nero-uova.html

http://www.menuturistico.com/2012/09/trota-marinata-tra-erbe-e-fiori-e.html

http://www.menuturistico.com/2009/10/poker-di-funghi-porcini.html

 

Buon appetito!

Giorgia


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