Le aliquote medie provigionali si attestano su valori altissimi, si parte da un 44 % fino a toccare la soglia del 79%.
In sostanza, le polizze sui mutui, lungi dall’essere uno strumento in più di tutela del mercato in generale, sono diventate operazioni di speculazione economica fine a se stessa, il giro di soldi che ruota intorno a queste operazione è negli ultimi 3 anni salito a quota 2,4 miliardi di euro.
E’ evidente che siamo in presenza di un grande business che avvantaggia i soggetti erogatori di credito.
A fronte di questi dati dell’Isvap, è arrivato un commento dell’Abi, associazione di categoria degli istituti bancari che prende atto di queste cifre enormi e si dice pronta a trovare delle soluzioni al problema.
Nel comunicato, l’Abi asserisce che “Intendiamo proseguire sulla trasparenza vera e sostanziale e chiediamo di essere invitati al tavolo di consultazione in tempi brevi per trovare una soluzione assieme all’Autorità e alle associazioni dei consumatori; vogliamo trovare soluzioni vere e concrete, dove il cliente possa sapere i costi e poter scegliere”.
Tra le possibili soluzioni a questo problema, l’abi reputa positivo che il cliente possa richiedere un preventivo all’istituto bancario che in tempi certi deve dichiarare se accettare o meno la proposta del cliente.
Attualmente la situazione non è definita nel senso che occorrerà aspettare nei prossimi mesi per capire se la concertazione tra le associazioni di categoria possa dare dei benefici; certo è che questa questione spinosa deve coinvolgere non solo l’Abi e le associazioni dei consumatori, ma anche il governo che deve farsi carico di questo squilibrio economico.
La proposta dell’Abi di dare al cliente la possibilità di chiedere un preventivo è per il momento di difficile interpretazione, è troppo presto per poter dire che sia una soluzione la problema, va analizzato in che modo il cliente può chiedere il preventivo, in cosa consiste questo preventivo ecc…certo è che questa proposta non corregge il tiro ad una sproporzione contrattuale che si fa sempre più significativa tra banche e consumatori.
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