Un “Dolcepensiero”… che sia veramente arrivata l’estate? oggi si! direi che l’aria è afosa e già stamane appena aperte le persiane, si sentiva caldo al contrario dei giorni scorsi che si doveva infilare un maglioncino. Il piatto di oggi è infatti un pranzo che ci siamo gustati settimana scorsa mentre fuori diluviava, l’aria era fredda e un piatto caldo faceva ancora piacere. Era da un po’ che volevo fare questo piatto, l’ho visto di recente in qualche blog anche perché siamo nella stagione perfetta per gustare i peperoni. Il connubio pollo/peperoni è presente in molte cucine del mondo: io adoro per esempio nei ristoranti cinesi, gustarmi il loro cucinato molto piccante. Non sapevo che questo piatto fosse tipico della cucina romana, da molti infatti preparato proprio per il classico pranzo di ferragosto anche se si tratta di un secondo piatto corposo e sostanzioso.
INGREDIENTI
un pollo di circa un chilo e mezzo
1 cipolla rossa
2 peperoni gialli
1 bicchiere circa di brodo
400 grammi di polpa di pomodoro
olio extra vergine d’oliva q.b.
qualche granello di sale
un pizzico di miscela “pour indian madras curry”***
qualche fogliolina di timo
origano q.b.
qualche foglia di basilico
***La miscela “Pour Indian Madras Curry” è appunto una miscela di curry indiano; come già detto, il curry è un mix di spezie e odori che varia di famiglia in famiglia, di regione in regione: infatti non si ha una ricetta ben definita. Unici indizi sono l’elenco degli ingredienti principali con cui è formato il curry. Ognuno ha una sua ricetta segreta per ottenere squisite miscele composte da oltre 10 spezie. Il curry proveniente da Madras è considerato la miscela degli dei. Questa miscela è ideale per condire pollo e pietanze cotte al wok. Se non ne siete provvisti, potete utilizzare qualsiasi tipo di curry che non sia troppo forte…
Il termine curry viene dagli inglesi. Un tempo, tutti i giorni, ogni famiglia preparava di fresco la propria miscela, o masala, a base di peperoncino, zenzero, semi di fieno greco, tamarindo, cardamomo, semi di finocchio e curcuma. Nella regione delle ex unità amministrative britanniche di Madras sorsero i primi mulini per la macinazione delle spezie, che si specializzarono nella preparazione della miscela in polvere. Dal XIX secolo, grazie agli emigranti indiani, il pratico prodotto pronto si diffuse nel resto del mondo. Il curry Madras in polvere è tuttora considerato il migliore.
Il curry deve il suo tipico colore giallo-oro alla curcuma, ovvero lo “zafferano delle Indie”. Oltre alla curcuma, il “Pour Indian Madras Curry” contiene cardamomo, pepe di Caienna, cannella e granulato di cipolla e aglio.
PREPARAZIONE
Tagliare il pollo in vari pezzi. Lavare e mondare i peperoni privandoli dei semi e dei filamenti bianchi al loro interno. Tagliarli a striscioline non troppo sottili se no in cottura di spappolano. In una padella capiente, mettere a rosolare il pollo con olio evo, la cipolla tagliata sottilmente e qualche granello di sale grosso. Lasciarlo rosolare da ambi le parti e quando sarà ben dorato, aggiungere il brodo e continuare la cottura per 5-6 minuti, dopo di che aggiungere la polpa di pomodoro. Cuocere per circa una mezz’oretta; unire i peperoni tagliati a striscioline miscelando bene il tutto. Coprire e cuocere ancora una mezz’oretta, unire le foglioline di timo, una spolverata di origano aggiustando con la miscela “Pour Indian Madras Curry” se occorre (se non l’avete in casa potete regolare la carne con un po’ di curry o curcuma) e se dovesse asciugare troppo, unire ancora del brodo o acqua tiepida. Verso la fine cottura (circa un’ora in totale ma potrebbe variare a seconda della grossezza dei vostri tocchi di pollo) unire qualche foglia di basilico fresco. Servire con del purè di patate.
Dall’archivio di Dolcipensieri:
ZUCCHINE ALLA MENTA E ORIGANO
CAPRINI BIANCHI NELL’OLIO CON TIMO E MAGGIORANA
IL TIRAMISU’ DI ZIO GIGI
POLLO AL CURRY CON BASMATI AROMATICO