Eccoci a continuare questa carrellata di idee, possibilmente originali, per le prossime feste natalizie (e anche per quelle che seguiranno, perchè no).
La ricetta di oggi si ispira a una proposta di Gianfranco Vissani, il grande chef, ma naturalmente io l’ho rivista e corretta per renderla semplice, veloce e accessibile ai ritmi quotidiani, senza però privarla di personalità.
Vissani dice che l’uva si sposa bene con tutti i volatili, anche i più selvatici. Io non li so apprezzare, quindi ho sistemato la ricetta per adattarla al più consueto petto di pollo. Gli amanti della selvaggina possono lanciarsi, se credono, con una carne diversa: stesso procedimento, tempi di cottura un po’ più lunghi.
L’uva, inoltre, è di buon augurio per la prosperità, quindi questo piatto diventa perfetto a Capodanno. Non dico di rinunciare allo straclassico abbinamento di cotechino e lenticchie, ma se preparerete anche questo piatto, la fortuna sarà doppia!
Gli ingredienti per quattro persone sono:
- 2 petti di pollo interi
- 20 acini d’uva
- 5 porri
- 2 spicchi d’aglio
- Un rametto di rosmarino
- Una foglia di alloro
- Olio evo
- Sale, pepe
ü Tempo di preparazione: 15 minuti + 20 minuti per sbucciare l’uva
ü Tempo di cottura: 30 minuti.
Con il coltello in ceramica tagliate il petto di pollo a spezzatino, mettetelo nella padella con poco olio, uno spicchio d’aglio e il rametto di rosmarino e fatelo cuocere lentamente, coperto, girandolo spesso e bagnandolo, se necessario, con poca acqua.
Pulite il porro scartandone il meno possibile (perché è buona anche la parte verde), ovvero fate un’incisione sulla lunghezza ed eliminate la prima foglia, tagliatelo a rondelle, mettetelo in un’altra padella e fatelo stufare a fuoco molto lento insieme all’olio, allo spicchio d’aglio e alla foglia di alloro. Anche in questo caso potete aggiungere un pochino d’acqua in quanto il porro dovrà disfarsi e restare molto morbido. Durante la cottura aggiungete il sale, così da far uscire bene tutta l’umidità dalla verdura.
Intanto che pollo e porri cuociono, con tanta pazienza sbucciate il chicchi d’uva.
Al momento di servire, scaldate il pollo, aggiungete l’uva e il suo succo e, appena ha preso calore, spegnete il fuoco. Componete sul piatto con il contorno dei porri, anch’essi ben caldi, e servite subito.
E’ facile, veloce, leggero, insolito e di buonissimo augurio!
Strategie: potete preparare in anticipo, anche in tempi diversi, sia il pollo che i porri stufati. Potete anche pulire in anticipo l’uva, conservandola in una scatola ermetica e ben fasciata con la pellicola trasparente, perché non si asciughi.
Variazioni sul tema: per rendere il piatto più economico (e forse anche più buono) potete scegliere un pollo intero tagliato a pezzi.
Vino: Freisa, Marzemino, Rossese di Dolceacqua
E visto che siamo quasi in tempo di Presepe, ecco un particolare della Madonna dell’uva di Pierre Mignard