Quella vaschetta di ricotta che gira per il frigo, senza trovare pace o acquirente; tutto può andar bene per essere trasmutato, alla ricerca della polpetta filosofale.Le polpette misteriose, o i misteri delle polpette?
Per sei iniziati
250 gr ricotta
75 gr amaretti
75 gr pane secco (o panepesto, o fette biscottate)
1 uovo
50 gr parmigiano grattugiato
1 spicchio d'aglio finemente tritato
1 manciata (50 gr) di uvetta sultanina, precedentemente ammollata nell'acqua
spezie (aneto, cipolla disisratata...)qb
noce noscata qb
sale qb
farina qb
olio per friggere
In una ciotola capiente mescolare la ricotta con gli amaretti e il pane ben sbriciolati - magari con l'aiuto di un batticarne) l'uovo, l'uvetta, il parmigiano, la noce moscata, l'aglio finemente tritato, il sale e le spezie. Occorre ottenere un impasto abbastanza consistente - nel caso aggiungere un po' di pane grattugiato - da poter formare, con l'aiuto di un cucchiaio, delle palline da passare nella farina prima di friggerle in olio bollente - ma non troppo - o rischiano di scurirsi, essendo il tutto già cotto.Servire calde, così come sono - bene abbinate a della cipolla finemente affettata e appassita - o ripassare in passata di pomodoro.