Poi però mi frenai, perché pensai che mal si adattava una ricetta fredda, con una salsa tzatziki da fare col cetriolo (che d'inverno è decisamente fuori stagione!), a quel periodo dell'anno. E poi, siamo sinceri... le tradizioni sono dure a morire!
Insomma, per Capodanno no, ma la decisione di provarla era solo rimandata a un'epoca più favorevole, quando mangiare una pietanza fredda sarebbe stato più gradevole, e anche per mangiare dei legumi nutrienti, come le lenticchie, in una stagione in cui i legumi si tende a mangiarli di meno.
Perciò, ai primi caldi, ho provato questo polpettone vegetariano, e sono rimasta estasiata. La consistenza compatta di quinoa e lenticchie, tenute insieme con le uova, viene magnificamente insaporita dalla sapidità dei pomodorini secchi (i miei erano dei ciliegini da agricoltura biologica, comprati all'Emporio Primo Vere, semplicemente da urlo!) e resa sfiziosamente croccante dagli anacardi. La salsa tzatziki completa il gusto, conferendo un'ineguagliabile nota di freschezza, e secondo me ci vuole. Se non la tzatziki, se non si ha il tempo di prepararla, almeno dello yogurt bianco semplice, meglio se quello colato greco, bello cremoso.
La ricetta originale parla di usare la quinoa rossa e le lenticchie verdi. Io ho usato la quinoa comune, anche perché non sapevo neanche dell'esistenza di una quinoa rossa prima di leggere questa ricetta. Le lenticchie erano quelle dell'Abruzzo mia, di Santo Stefano di Sessanio, da coltivazione biologica. Non so come sarebbe stato questo polpettone se avessi usato gli ingredienti suggeriti dal blogger, ma posso assicurare che, anche così, era molto buono.
Un'ultima annotazione a proposito delle erbe: la ricetta dice coriandolo (non specifica se foglie o semi, sono andata a naso e ho scelto le foglie, essiccate perché quelle avevo) e prezzemolo, ma quando lo rifarò, voglio provare ad usare erbe più mediterranee, per cui ci metterò l'origano e il basilico freschi, coltivati sul mio balcone ;-)
Polpettone libanese di quinoa e lenticchie
- 100 g di quinoa bio
- 100 g di lenticchie bio
- 2 cucchiai di olio evo
- 1 cipolla bio
- un paio di spicchi d'aglio bio
- un po' di peperoncino piccante
- 150 g di anacardi non tostati (da commercio equosolidale)
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 70 g di pomodorini secchi bio
- 1 carota bio
- una dose generosa di foglie di coriandolo (anche secco)
- una dose generosa di prezzemolo (possibilmente) fresco bio
- sale e pepe nero al mulinello
- 3 uova bio (anche 4 se sono piccole come le mie)
- pomodorini secchi e anacardi per guarnire
Mettere la quinoa ammollo in acqua fredda per 15 minuti.
Far bollire le lenticchie in acqua salata per 15 minuti. Scolare e sciacquare la quinoa e aggiungerla alle lenticchie, riportare a bollore e far cuocere ancora 15 minuti, o comunque finché non siano teneri. Scolare e lasciar raffreddare.
Mettere i pomodorini a rinvenire in acqua fredda.
Scaldare l'olio in una padella e far rosolare la cipolla, l'aglio e il peperoncino tritati finemente. Aggiungere gli anacardi interi e far rosolare ancora qualche minuto. Aggiungere il concentrato di pomodoro, mescolando per farlo sciogliere bene, e far cuocere ancora qualche minuto, finché la cipolla non sia tenera.
Preriscaldare il forno a 200° statico.
In una terrina, combinare insieme quinoa e lenticchie con la salsa di anacardi, la carota grossolanamente grattugiata, i pomodorini scolati, tamponati e tagliati a striscioline, le uova e le erbette tritate. Salare e pepare.
Versare in uno stampo da plumcake foderato con la cartaforno e pressare bene. Guarnire in superficie con altri pomodorini ammorbiditi nell'acqua e fatti a striscioline, e anacardi interi.
Infornare e far cuocere per circa 40 minuti, coprendo con un foglio di carta d'alluminio se prende colore troppo in fretta.
Far raffreddare nello stampo, quindi estrarlo delicatamente tirando i lembi della cartaforno che strabordano fuori dallo stampo e tenere in frigo fino al momento di servire, affettato e accompagnato con yogurt bianco semplice o salsa tzatziki.
La salsa tzatziki lo so che la sanno fare tutti, ma per comodità e completezza, riporto qui di seguito come la faccio io, seguendo le indicazioni che ci sono su Cucina in Simpatia.
Salsa tzatziki
- 500 g di yogurt colato greco (il mio era a 0 grassi)
- 1 cetriolo
- 4-5 spicchi d'aglio
- 4 cucchiai di olio evo
- 2 cucchiai di aceto (di mele nel mio caso)
- sale, pepe, foglie di menta fresche per guarnire
Io ho riproporzionato tutti gli ingredienti a 170 g di yogurt, che corrisponde a un vasetto.
Grattugiare il cetriolo con la grattugia per fare la julienne e mettere a scolare, pressando per eliminare l'acqua di vegetazione.
Aggiungere allo yogurt, insieme all'aglio passato allo spremiaglio, e mescolare, quindi incorporare l'olio e l'aceto, amalgamando con una frusta.
Salare e pepare.
Versare nella ciotolina di servizio e guarnire con le foglie di menta (o di aneto, se si riesce a trovarlo) tritate.
Tenere in frigo, coperta, fino al momento di servire.
Parlando di una ricetta libanese, inevitabilmente il pensiero corre al medioriente, a quella zona storicamente "calda" del mondo, da sempre scena di conflitti armati molto cruenti, che oggi più che mai genera non poca preoccupazione nel resto del mondo.
La canzone che segue, Paradise, è stata scritta di Springsteen seguendo l'onda emotiva per l'attentato alle Torri Gemelle. In essa, l'autore cerca di entrare nella mente di un kamikaze, di immaginarne pensieri e sogni quando sta per immolarsi in nome della sua guerra santa. Era il 2001. Potrebbe essere oggi.