Polpo con sedano e olive nere...di naviganti e di ricordi...

Da Babette
Sono uscita con T. a pescare, il mare era buono. Sui massi vicino al piccolo porto ci sono i cormorani e qualche gabbiano, silenziosi e austeri come creature di vedetta, a guardia dell'immaginario. Il mare è una tavola, puoi sentire il polpo che si avvicina e ti molla la lenza e qualche pesce che quatto quatto mordicchia l'esca e poi scappa via. Ho provato a fare qualche foto ma è difficile farne di  decenti con la barca in pieno movimento.Il mare credo aiuti a pensare, non tanto per il fatto di distarre l'attenzione, quanto di convogliarla in un punto preciso.Sto imparando a pescare, pescare con la lenza, perchè in apnea lo faccio già e me la cavo abbastanza. T dice che lo reggo maledettamente bene il mare.Mia madre era un'ottima pescatrice di ricci e polipi, nostante il nonno fosse contrarissimo per la posizione della famiglia e perchè in qualche modo non pensava si addicesse a sua figlia. Dico che era un'ottima pescatrice, perchè ora non  ci va più.
La mia bisnonna era una vera e propria leggenda, almeno dai racconti che mi vengono all'orecchio. 

 Di ottima e benestante famiglia, ma con vezzi decretati e sprezzanti di amabile irrazionalità artistica, la portavano a screzi alterni con il marito serioso e altero. La mia bisnonna G. si inoltrava in acqua, coperta dal lungo e ingombrante "vestito da bagno", con in bocca il coltello stretto tra i denti, poi placida si sedeva su uno scoglio a qualche metro dalla riva e cominciava a cercare tra gli incavi, solo con le mani. e con il coltello. Dopo pochi minuti, si rialzava tenendo a fagotto parte della gonna, dove aveva riposto il suo bottino di pesca, il necessario per una buonissima zuppa.
Era una donna con una volontà forte come le pietre ed uno spirito leggero come l'aria.Prendo il mio polpo, sono a  quota 4 e tirando su  lentamente, penso se qualcosa, da una generazione all'altra, sia stata lasciata anche a me, il briciolo di un ricordo, una piccola particella  di essenza... POLPO CON SEDANO E OLIVE NERE500 gr polpo 2 liomoni1 bella costa di sedano metà tazza di olive nereoriganoolio evo sale marinopepe Lessare il polpo con non molta acqua ( mamma di Babette docet: "il polpo si cucina con l'acqua sua stessa") e se non è molto grosso i miei erano mezzanetti potete lessarlo senza stare ad ammazzarvi a tagliarlo a pezzetti prima perchè dopo la cottura risulta bello tenero.Arrivato a cottura (fate la prova con la forchetta) scolate, fate raffreddare  e tagliate a pezzetti, riponendoli in una coppa e aggiungendo le gustose olive nere. In una tazza bella capiente sminuzzate l'aglio poi un pò di origano l'olio evo e pezzettini di foglie di sedano. Andate ad aggiungere la costa di sedano tagliata a pezzi alla coppa con il polpo e le olive nere. Grattugiate la buccia di un limone e con l'altro ricavatevi delle fette a mezzaluna in modo da guarnire il piatto. Unire la tazza con il condimento e la buccia grattugiata e guarnire.Ogni mezza luna un ponte  che colleghi il ricordo alla vita

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