polvere

Da Guchippai

cara Francesca, che in realtà chissà come ti chiamavi, ho preso la tua fotografia anche se non riporta alcuna scritta per via di quel tuo abito elegante, dell'ambientazione in studio che vuole suggerire che tu stia seduta in veranda o in giardino a leggere tranquillamente una rivista, ma soprattutto perchè dopodomani devo andare dal parrucchiere. e sì, confesso che la tua acconciatura mi ha colpito parecchio. non riesco bene a capire come facciano i capelli a starti così; certamente si capisce che sono ricci, diversamente non saprei come potrebbero creare una tale massa, però mi sfugge per quale legge della fisica se ne stiamo tanto allargati, che paiono quasi un cappello. oddio, non che ti stiano poi così male. però mi perdonerai se chiederò espressamente al mio parrucchiere di non ridurmi così.