Polvere di mummia, il rimedio della nonna!

Creato il 21 maggio 2011 da Mcnab75

Oggi vi parlo di un rimedio, ehm, omeopatico, che ha fatto storia e che magari potreste trovare interessante per i vostri acciacchi.

Insomma, questo è un post storico un po' diverso dal solito, e in futuro vi prometto che pubblicherò altri articoli di medicina “weird”, se possono interessarvi. Ho giusto pronto un bel pezzo sulla cronistoria della chirurgia estetica... roba da far invidia ai romanzi horror.

Ma torniamo a noi: qual è la panacea che vi sto per proporre?

Polvere di mummia!

Era facile intuirlo dalla foto e dal titolo, ma forse avete pensato a uno scherzo o a un'esagerazione. Invece no: per secoli e secoli le ceneri degli antichi egizi mummificati sono state vendute come prodigiosi rimedi farmaceutici. Questo fin dall'epoca romana. Del resto la mummificazione era una pratica molto diffusa in Egitto, ma al contempo avvolta in un alone di mistero che intrigava gli apotecari e i maghi. Così furono proprio i romani, dopo la sconfitta del regno tolemaico, a iniziare il saccheggio delle centinaia di migliaia di tombe egizie in cui erano sepolte le mummie.

Ma il vero boom di questo rimedio medico ci fu ben più tardi, ossia tra il VI e il XII secolo D.C. Tali pratiche erano proibite dalla Chiesa, che invitavano i malati a pregare per ottenere la guarigione, eppure il mercato nero fioriva come non mai. Oltre ad altre sostanze esotiche, come il corno d'unicorno (rinoceronte africano), la polvere di mummia era sempre al top delle vendite.

Del resto era ritenuta ottima per curare la cefalee, l'amenorrea, la depressione, le coliche, l'asma, la tubercolosi e le disfunzioni sessuali.

La richiesta era talmente alta che nacque una vera e propria industria del falso, con finte mummie create appositamente per ricavarne polvere. I "falsari" rubavano il cadavere di un giustiziato, gli toglievano il cervello e l'apparato digerente, lo facevano seccare al forno, lo salavano e lo aromatizzavano. Dopo lo avvolgevano in bende venute dal Medio Oriente e lo vendevano come autentica mummia egiziana.



Ma di cosa era composto esattamente questo ritrovato portentoso? Oltre alle ceneri del cadavere essiccato, c'erano pece e asfalto, entrambi utilizzati nel processo di mummificazione. Non mancava poi la sabbia proveniente dalla valle del Natron, situata tra Alessandria e la depressione di Al-Qattara. Questa era ricca di un sale minerale, ora noto come salnitro, che ha grande potere disidratante.

La cavità addominale del cadavere era poi riempita con vegetali triturati, quali mirra, cassia ed altri aromi con significati religiosi ed effetti antibatterici e, nelle cavità oculari, spesso si inserivano delle cipolle. Il cadavere era poi cosparso di resine ed oli essenziali e poi avvolto nelle bende impregnate di sostanze gommose.

Comunque sia questo villipendio di cadavere a scopo apotecario non è peggiore di un altro ben più miserabile: forse non lo sapete, ma le prime vaporiere egiziane utilizzarono diverse mummie come carburante, vista la scarsità di legna e carbone!

Pensate infine che ancora nel 1924, la Ditta Merck di Darmstadt la vendeva con il nome di Mumia vera aegyptiaca (“vera mummia egizia”).

Quando avrete il prossimo mal di testa, fateci un pensiero.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :