Porto Cervo, 16 settembre 2010. Non se ne ha mai abbastanza quando a regatare sono alcuni degli scafi più belli al mondo, oggi favoriti dai 20 nodi del vento da Ovest che ha sferzato la costa per tutto il pomeriggio, permettendo alla flotta degli Swan di disputare al meglio la lunga regata costiera che il Comitato di Regata dello Yacht Club Costa Smeralda ha previsto per il terzo giorno della Rolex Swan Cup 2010. Al momento dell’invio di questo comunicato per i Maxi e i Classic si conoscono solo i risultati in tempo reale mentre la flotta dei Grand Prix farà rientro in banchina solo in serata e i risultati della prova, con il conseguente evolversi della classifica overall provvisoria, non saranno disponibili prima di allora. In testa al tabellone overall provvisorio dei Club Swan 42 dopo la prova di oggi c’è Kora 4 di Enrico Scerni, mentre il primo overall tra i Swan 45, in corsa per il mondiale, è Earlybird del tedesco Hendrik Brandis. La classe Swan 45 è partita a largo di Porto Cervo e ha attraversato di bolina tutto il canale tra la terra ferma e le isole, spingendosi in acque corse fino quasi a Lavezzi. Da qui i monotipo hanno iniziato un lungo giro lasciando le isole dell’Arcipelago di La Maddalena a dritta e, dopo l’ultima virata a sud di Mortoriotto, ha terminato il percorso davanti all’approdo di Porto Cervo per un totale di circa 47 miglia marine. Il primo ad arrivare in prossimità di Barretinelli di Fuori è stato Earlybird, seguito da Jeroboam Ca’nova di Vittorio Codecasa e Ulika di Andrea Masi. Al traguardo l’ordine cambia in modo radicale, con in testa Blue Nights dell’armatrice finlandese Tea Ekengren-Saurèn, tattico Jochen Scheumann, seguito dagli olandesi di Samantaga Duvel e Earlybird. Stesso tragitto per la classe dei Club Swan 42 tra i quali, in prossimità di Barrettinelli di Fuori, circa a metà del percorso, era in testa Kora 4 di Enrico Scerni, uno tra gli equipaggi più in evidenza dell’evento. Alle sue spalle i romeni di Natalia e Cuordileone di Leonardo Ferragamo, Paul Cayard alla tattica, il quale si aggiudica la vittoria di oggi con alle spalle Kora4 e Long Echo di Barry Sampson.Sempre a Barrettinelli il più veloce tra i Grand Prix, in regata sulla stessa rotta degli one-design, era lo Swan 56 Vanish II di Alvise Zanetti, seguito dallo Swan 56 Clem, di Amanda Hartley, e lo Swan 53 Silveren Swaen dell’olandese P.H.J. Bakker. Per la divisione Maxi il Comitato di Regata dello YCCS ha invece scelto un percorso di ben 63 miglia marine, che dopo la partenza prevede un passaggio con i Monaci a sinistra e una discesa verso il Golfo di Arzachena. Con la terra ferma a sinistra la flotta ha costeggiato Caprera e Santo Stefano ed è risalita lungo La Maddalena fino a girare attorno a Barrettinelli di Fuori, lasciandola a sinistra. Dopo aver lasciato Spargi a dritta la flotta si è diretta verso Lavezzi e da qui ha iniziato la lunga discesa in direzione di Mortoriotto che li ha condotti fino al traguardo. Al primo passaggio a Barrettinelli di Fuori era in testa il team italiano dello Swan 90 White Lie, seguito dallo Swan 100 Fantasticaaaniene, lo scafo che corre con i colori del Circolo Canottieri Aniene di Roma, tattico Vasco Vascotto, e da un altro team italiano, lo Swan 90 DSK Pioneer Investment di Danilo Salsi, Andrea Casale alla tattica. White Lie dominava la flotta anche al secondo passaggio a Barrettinelli di Fuori. Il primo a tagliare il traguardo, e ottenere dunque la vittoria in tempo reale, è però DSK Pioneer Investment, seguito dallo Swan 80 Berenice di Marco Rodolfi, tattico Tiziano Nava, e da White Lie, penalizzato dalla rottura di alcune vele. I Classic, la flotta progettata da Sparkman & Stephens, hanno invece percorso circa 36 miglia marine dalla partenza fino ai Monaci e giù a scendere con Caprera a dritta. Gli scafi hanno poi proseguito lungo il canale tra la terra ferma e le isole e sono risaliti fino allo stretto fra Santa Maria e Barrettinelli di Fuori, da cui hanno iniziato il tragitto che li ha portati a chiudere la prova di fronte a Porto Cervo. Al momento di girare Barrettinelli di Fuori era in testa lo Swan 65 Monsoon Jaguar dell’inglese Peter Simon. I primi a tagliare il traguardo sono stati Monsoon Jaguar, seguito dai due Swan 65 Peak, dell’olandese Pieter Houting, e Shirlaf di Giuseppe Puttini.
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